Ammetto: fare una recensione equilibrata e onesta di un gruppo come gli Offspring per me è molto difficile in quanto, insieme ai Sum 41, ai Blink182 e, in misura minore, ai Green Day, sono stati uno dei gruppi chiave della mia adolescenza, abbinati in modo alternativo alle gioie, alle tristezze e agli scazzi del periodo. Gli Offspring certo non si possono definire una classica punk rock band contro lo star system, almeno analizzando la loro intera carriera, piena di successi commerciali che li ha fatti amare da una larga fetta di pubblico, ma allo stesso tempo, odiare dagli intergralisti del genere. Questa raccolta racconta di più la parte sbarazzina, commerciale, senza pensieri, pure iniziando con alcuni pezzi dei loro primi album "Come Out And Play", "Self Esteem"(sfido chiunque a non ascoltarla agitando la testa), "Gotta Get Away", "All I Want" e "Gone Away". Da questo punto in poici si tuffa nella lunga e fortunata (almeno per il successo) parentesi commerciale della band, dall'onnipresente Rap-Pop-Rock di "Pretty Fly", alla versione trascinante di "Why Don't You Get A Job" (vedi Ob-La-Di Ob-La-Da) e via via le altre. La china imboccata dalla band è ormai chiara: fare canzoni orecchiabili con quell'accenno di rabbia il tanto che basta da farsi apprezzare da fans incazzati con il mondo, pur non perdendo una virgola di "appeal melodico" necessario per le vendite. Nonostante questo non penso che sia un gruppo da condannare solo perchè ha surfato sull'onda del sucesso, dove altri hanno miseramente fallito e poi se non piace si può sempre evitare di acquistare il disco!
Giudizio finale: solo per nostalgici sedicenni o attuali sedicenni!
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