Cosa vi induce a divorarvi un disco per intero o a scartarlo del tutto? Be, di solito si ascolta il primo singolo, magari il secondo, e si dovrebbe trarre un indicazione del disco e portarci all'ascolto o meno...e invece no..

Si forse nella maggior parte dei casi è proprio così, ma non sempre, basta avere tra le mani "Splinter" degli Offspring, che ci riprovano dopo il quasi inosservato "Conspiracy Of One" (al massimo c'è chi lo ricorda per quel pezzo "I want you bad" che faceva da sottofondo alle maialate da college di American Pie 2 ecco..)

Infatti come molti di voi credo, avranno ascoltato il singolo "Hit that" e dopo rinunciato ad ascoltare il cd per intero. C'è da dire in effetti che il singolo di lancio non è granché, orecchiabile quanto volete ma alquanto banale con le tastiere e qualche spruzzo di elettronica in sottofondo. Ma questa sembra essere una pecora nera dell'album, ma andiamo nel dettaglio. I tempi di "Smash" e "Ixnay On The Hombre" sono finiti, la band ormai ha perso per molti il suo appeal, eppure qualcosa di gustoso in pentola c'è.

Prendiamo "The noose" e "Da hui" sono delle piccole perle. La prima ricorda i vecchi Offspring, pezzo speed-punk davvero notevole e con uno dei riff più riusciti di sempre. La seconda invece cortissima, ma molto furiosa con l'accattivante inciso.

Un altro pezzo che merita di essere citato è certamente "Lightning road" molto carina.

Il vero difetto dell'album sono però i preoccupanti alti e bassi che prende e non riesco nemmeno a commentare "When you're in prison", come con capisco l'utilità di "The worst hangover ever" se non quella di spezzare il ritmo visto che è solo un anonimo pezzo ska. Niente contro lo ska, ma vogliono paragonare le contaminazioni passate (vedi What happened to you, I choose, Don' t pick up) con questa? Quelle si che davvero spaccavano. Invece "Spare me details" eseguita con chitarra acustica lascia abbastanza indifferenti.

Fortuna che ci sono canzoni poi come "Long way home", "Never gonna find me" e "Can't get around of you" tutte orientate su pop-punk rock che ci riportano sulla strada maestra e dimostrano che gli Offspring sanno fare ancora buone canzoni.

Da notare anche come le chitarre in questo "Splinter" si fanno più pesanti a tratti e il tappetto hard-rock che sta sotto a "Race against my self" ne è la prova.

In definitiva bisognere ammettere che è un cd dai mille aspetti che contiene ottime canzoni alternate a tracce (davvero poche per fortuna) di dubbia utilità. Anche se vi consiglio l'ascolto solo per le già citate perle. Rimane però anche l'amaro in bocca per il numero di tracce disponibili solo 10, se escludiamo l'intro iniziale e l'inutile chiusura.

Il voto purtroppo deve tenere conto di alcuni difetti, ma in generale è un buon disco che si fa ascoltare bene, l'importante è solo saltare qualche canzone pacchiana.

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