Si inizia a pugni in bocca e si finisce a calci nello stomaco. Così potrebbe essere descritto l'esordio targato 2006 di questi quattro ragazzi romani. Ma veniamo al dunque. Uno strano mostro metallico a tre teste dove l'impatto e la violenza dell'hardcore si amalgamano perfettamente ad incursioni noise, schegge death metal, sludge, richiami malati allo stoner e certo southern, intermezzi da sigle da cartone animato, riff rock'n'roll e pure un pizzico di psichedelia.
Non capita molto spesso di sentire un gruppaccio del genere dalle nostre parti. Canzoni che sono un turbine emotivo in continuo movimento... strutture parecchio originali dove il riffing spietato e multiforme di Gabriele Giaccari ed una sezione ritmica potente ed efficace spianano la strada alle vocals urlate e deliranti del singer Gianni (autore tra l'altro di tutti i testi). Potenza e velocità che i nostri sanno mediare ottimamente, quando si tratta di rallentare lasciandosi andare a parentesi melodiche dove vengono fuori un grande gusto per gli arrangiamenti ed uno stile notevole (anche in questi frangenti Gianni sfodera una prestazione maiuscola). Tutti ciò unito ad un'ironia fuori dal comune che traspare già dai titoli delle songs. Un miscuglio micidiale che porta alla mente nomi quali i Converge, Dazzling Killmen, Dillinger Escape Plan, Unsane ma anche reminescenze di Jesus Lizard, Neurosis, Today is the day. Nonostante i gruppi nominati i The Orange Man Theory dimostrano comunque già alla prima uscita discografica di avere talento e personalità oltre ad una definita impronta musicale.
Alla produzione il gruppo è coadiuvato da Steve "Il Reverendo" Austin, uno che di queste sonorità se ne intende. Il mastermind dei Today is the Day infatti, dona ai suoni di questo platter quel giusto strato di degrado e sporcizia sonica che in questi casi non guasta mai. Non contento suona i synths e le tastiere su "Where we're going we don't need roads" (chi indovina la citazione cinematografica?) e piazza i suoi urlacci viscerali e sguaiati sulla traccia che chiude l'album: "007(Ce fa na pippa)".... quanti gruppi in circolazione possono permettersi una cosa del genere? Un'ottima prova del gruppo romano che ci fa ben sperare per le prossime uscite. Insieme agli Infernal Poetry, ai Mothercare e a pochissimi altri uno dei gruppi in Italia da tenere d'occhio e sul quale fare affidamento.
Si consiglia l'ascolto durante un party per festeggiare la fine del mondo tra caproni sacrificali, vampiri surfisti e cavalli cannibali con la bava alla bocca... tutti rigorosamente ubriachi! Intanto adesso provateci voi a cavalcare questo cavallo cannibale...
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