L'altra sera ascoltavo uno dei più grandi dischi di tutti i tempi e quello che sicuramente è un 'must' del rock psichedelico. Parlo di 'Easter Everywhere', il secondo disco dei 13th Floor Elevators di Austin, Texas.
La storia di questo gruppo e della sua musica è in qualche modo leggendaria e alle basi della storia e degli sviluppi della rock'n'roll music. Il gruppo ebbe storia breve. Formato dal leggendario Roky Erickson e dal musicista 'jug' Tommy Hall, i 13th Floor Elevators si sciolsero alla fine degli anni sessanta quando Hall lasciò la band e Erickson fu prima arrestato per possesso di droghe e successivamente rinchiuso per 'schizofrenia' in un ospedale psichiatrico. Una volta uscito ha nel tempo sviluppato una carriera solista, che reputo più che interessante e che, sebbene discontinua, meriterebbe di essere raccontata, ma questa - appunto - sarebbe un'altra storia.
Per quello che riguarda la psichedelia e i 13th Floor Elevators, a dispetto di tutte le vicende accennate, questi sono oggi un punto di riferimento per tutto il movimento neo-psichedelico. Artisti come Anton Newcombe, il maestro di chiavi dei Brian Jonestown Massacre, li considerano come una fonte di ispirazione fondamentale (di recente ha registrato una cover di 'Dust', contenuta nell'ultimo mini-album della band), e lo stesso vale per i Black Angels, che sono probabilmente la band che più tra tutte ha fatto per rilanciare la popolarità dei 13th Floor Elevators. Questo anche perché sono anche i Black Angels provengono dalla città che da oggi è considerata universalmente la capitale della psichedelia: Austin, Texas.
Eventi come l'Austin Psych Fest, anche noto come 'Levitation', hanno dato nuova linfa al genere e oggi un sacco di band che suonano musica neo-psichedelica si ispirano più o meno apertamente ai 13th Floor Elevators. Tra queste, per quanto mi riguarda, è impossibile non menzionare gli Oscillation, creatura del musicista e compositore Demian Castellanos.
Lo scorso 11 marzo la band ha rilasciato l'ultimo disco via Hands In The Dark e intitolato 'Monographic'. Il disco è stato registrato e prodotto dallo stesso Castellanos, che suona tutti gli strumenti. Il mastering è di Carim Clasmann, mentre la batteria è suonata da Valentina Magaletti che nella lunghissima sessione kraut di 'Alignment Zone (Extended)' (tredici minuti!) è accompagnata da Tim Garrat.
Ci sono un sacco di gruppi oggi che, come dicevo, si ispirano ai 13th Floor Elevators, ma secondo me nessuno lo fa così bene come gli Oscillation. Il nome della band del resto non è casuale. Quando ascolti questo gruppo è lo stesso che con i 13th Floor Elevators: vieni per forza coinvolto, trascinato dalla forza vibrante e da quel moto oscillatorio e scosse telluriche prodotte dalla voce di Roky Erickson, la electric jug di Tommy Hall e la chitarra di Stacy Sutherland.
Penso in particolare a una canzone come 'Earthquake'. Ce l'avete presente, no? Conoscete quel suono. Sembra come se non ci si riuscisse a reggere da nessuna parte. Sei sbattuto da una parte all'altra, sei sotto shock e sei vittima di un tremore e travolto dall'impetuosità di un tornado. È la forza del terremoto. La stessa forza che puoi sentire nelle canzoni degli Oscillation ('Monographic', 'Truth In Reverse').
Be', chiaramente Castellanos non si limita semplicemente a emulare il vecchio suono di band che sono considerate tra gli iniziatori del genere psichedelico, ma aggiunge qualche cosa di suo, innova le sonorità psichedeliche tradizionali anche con elementi che poi sono tipici e ricorrenti nella scena psichedelica contemporanea. Penso per esempio al sound garage e vibrante di 'Another Attack' o la session drone di 'Lonely People', sonorità che possibilmente avvicinano questa band a gruppi come Sonic Jesus oppure Dead Skeletons.
Non sono particolarmente bravo a fare confronti e neppure nel classificare i dischi, ma sono convinto che nonostante sia ancora aprile, 'Monographic' alla fine dell'anno sarà tra quelli che considererò i dischi imperdibili del 2016. Non ho nessun dubbio sotto questo aspetto. Come potrei del resto uscire fuori da questo cocktail shaker spaziale.
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