Tra le band australiane possiamo annoverare sonorità e approcci dai contorni piuttosto definiti di tradizione Rock oppure Pop con lievi concessioni elettroniche. Laddove invece il Folk Rock evanescente del primo decennio duemila nelle sue venature Indie è più un patrimonio continentale nordamericano che si estende tra il Midwest e i confini Canadesi, possiamo sorprenderci non poco nel ritrovare le stesse sonorità completamente acustiche e riverberate in una band attiva nella affaccendata metropoli di Melbourne.
I Paper Kites sono attivi dal 2009 e sono famosi per il singolo Bloom che determina semplici linee guida sonore orecchiabili e non memorabili.
Ciononostante è da rimarcare una ricerca invidiabile a livello di qualità di suoni da studio e di un enorme lavoro di songwriting pulito ed evocativo che trova il suo culmine in questo "On The Train Ride Home".
Si tratta di una manciata di ballate narrative che evocano racconti di passeggeri persi su un treno serale a tratti dolorose e struggenti. Storie di solitudine e amori corrosi dalla quotidianità del tutto sovrapponibili visivamente alla splendida copertina del disco.
Le parole di questo viaggio non sono mai semplici banali acquerelli agrodolci come per altre situazioni indie folk giovaniliste. Si apprezzano infatti venature poetiche di questo tipo:
"I want someone to grow with
Songs I can sing to and a family to cling to
But if I can't get the things I want
If I can't get the things I want
Just give me what I need
Just give me what I need"
Le riflessioni di un pendolare che a volte si chiede opportunamente quale sia veramente il carico emotivo ed umano che un treno affollato sta trasportando, provando ad immaginare da dove possa essere partito e, di stazione in stazione, condividendo il suo dolore attraverso il contatto e la consapevolezza reciproca di essere solo passeggeri senza volto di una canzone che poi si dimentica.
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