Già, se ancora oggi si fa fatica a classificare la musica dei Police, figuriamoci 25 anni fa...
REGGATTA DE BLANC ossia WHITE REGGAE. Penso che Sting e soci avessero qualche problema a spiegare che gli accordi di Roxanne erano Jazz, mentre Message in a Bottle... bè diciamo fusion. Forse la definizione di Reggae Bianco, pur essendo limitativa metteva d'accordo tutti, pure i soliti ignorantelli che li consideravano troppo vecchi e raffinati per suonare punk...
Inizialmente i problemi ci furono, poi la canzone che Sting aveva buttato giù durante una pausa in studio prese il volo: presero il volo i Police con il primo disco ed il secondo fu la sua naturale prosecuzione. Fu davvero Reggae Bianco, davvero di classe. La classe sprigionata da un pezzo come Bring on the Night, perla chitarristica di Andy Summers.
Che si trattasse di Reggae Flamenco...? No perchè a smentire tutti c'erano delle bordate di rock come It's Alright For You o No Time This Time e poi Deathwish almeno l'inizio poteva sembrare Reggae Bolero.
No... no l'unico denominatore comune del disco erano la raffinatezza di Sting, la grazia di Andy Summers, l'estro di Copeland. Il risultato ancora ascoltabile oggi, sono capolavori chiamati Message in a Bottle, Walking on the Moon, The Bed's Too Big Without You (questo è davvero un gran pezzo reggae), la già citata Bring on the Night o Does Everyone Stare, canzoni che si sono ricavate un posto non indifferente nella storia del rock, come coloro che le hanno composte ed eseguite.
Chiaro, i Police esistono insieme solo più nei poster ed in quella manciata di dischi che han fatto, ma quella solitudine urbana e quell'alienazione di cui parlava Sting allora, quelle sì che son vive: significa che il messaggio nella bottiglia è giunto davvero a destinazione.
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