The Psychedelic Freak Funk Punk Metal Jazz Rock Band. Già, si chiamano proprio così.
In realtà, dei generi citati, ce ne sono forse un paio. La cosa più "freak" è sicuramente l'improbabile nome di questa allegra compagine di svalvolati (di cui non si conosco però i nomi dei componenti) che si fa beffe della critica musicale e della maniacale necessità di suddividere tutto e tutti in generi e sottogeneri (già la copertina dell'EP con quel "Trascending Genres"? è chiara riguardo a quest'intento).
Tuttavia nonostante questa sagace ironia di zappiana memoria, questo "Birthday" si presenta come una magra fettina di prosciutto surgelato , a dispetto dalla gigantesca grigliata di cinghiale alla brace che ci si aspettava da quel mastodontico nome. "Nightmares" è una soave piano-ballad con voce femminile accompagnata da un bel motivetto di pianoforte che fluttua in un'atmosfera vagamente psichedelica, in "Running Away" quella vocina -che non è bella né brutta ma non sa proprio di un cazzo- approda ancora su lidi popedelici ma questa volta con una bella fisarmonica fricchettona in sottofondo mentre durante l'ascolto di "Someday", la traccia conclusiva di questo lavoro, ci troviamo di fronte stavolta ad una voce maschile, anonima quanto la precedente, che si incammina su un sentiero di pianoforte e sgangherati violini dal sapore un po' est-europeo prima che un riff metallonzo à la Judas Priest chiuda in quinta questo mini-album.
Tre canzoni abbastanza deboli, niente di cui non si sia già sentito, per un lavoro che probabilmente verrà notato solamente per l?impressionante nome della band in questione. Niente di trascendentale dunque. Non facciamoci prendere troppo per il culo.
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