Più ascolto questo esordio dei The Qemists meno mi capacito di come questi ragazzotti siano ancora (relativamente) sconosciuti.
Eppure questo "Join The Q" - così come il successivo "Spirit In The System" - parrebbe essere (anzi, è) proprio l'emblema dell'album Spakkaossa! Anzi, per dissipare ogni dubbio vi dirò che se questo album fosse uscito ieri, sarebbe stato sicuramente Pronk! ma siccome è uscito nel 2009 purtroppo non lo è.
Ma come suona nei nostri padiglioni auricolari la musica ivi contenuta? Vi starete sicuramente chiedendo. Bene, trattasi di un intreccio tra rock e drum'n'bass in chiave prettamente igniorante e votata all'esaltazione dell'ascoltatore piuttosto che al suo quieto godimento, come chiaramente risulta già all'ascolto dei primi settanta secondi di "Stompbox" in cui notiamo nell'ordine: un acidulo e velenoso pulsare di basso elettronico; un magniloquente riff hard rock; un synth diramare l'allarme; una batteria impazzita e incendiaria e last but not least uno scream in sottofondo (che ci sta sempre bene).
Il resto dell'album, su tutte la dirompente "Lost Weekend" (con Mike Patton) - scheggia impazzita e capolavoro del disco - mantiene l'indole dell'apertura, snocciolando una serie di brani "granitici" (un disco non è spaKKaossa se i pezzi sono anche solo marmorei o basaltici) sino alla chiusura, con un paio di digressioni (il "gangsta" rap di "Dem Na Like Me" con Wiley e la poppeggiante "Got One Life" con Navigator) a portare un tocco di varietà effettivamente necessario. Già perchè proprio come ogni album pronk (che questo disco non è) che si rispetti, "Join The Q" ha anche UN difetto: è leggermente monotono al punto che, anche dopo svariate migliaia di ascolti, non si riesce bene a distinguere un pezzo dall'altro.
Cinque stelle immeritate senza se e senza ma.
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