Se si parla oggi dei Queers si pensa ad una delle migliori band pop punk degli anni ’90: tanta melodia, testi divertenti e attitudine irrimediabilmente cazzara. Non è stato però sempre così, all’inizio della loro carriera si dedicavano ad un grezzo punk rock di derivazione decisamente settantasettina, tanto da finire su raccolte come Killed By Death.

Tutto inizia nel 1982 a Portsmouth dove Joe Queer (voce e chitarra), Wimpy (batteria) e Tulu (basso) fra una sbronza e l’altra allo Starlight club decidono di formare un gruppo punk rock, il nome The Queers (le checche) è scelto per rompere i coglioni alla scena artistica locale e nello stesso tempo ai buzzurri del paese. Appena il tempo di imbracciare gli strumenti e i nostri si autoproducono il primo Ep “Love Me” suonato male e registrato peggio (ma che cazzo è punk rock, no?): il risultato è ancora acerbo e decisamente rozzo e minimale, due accordi e via ma contiene ottimi pezzi come “We’d Have A Riot Doing Heroin”, “Fagtown”, “I Want Cunt” che mostrano l’attitudine provocatoria e strafottente dei primi Queers.

Dopo una breve pausa, siamo nel 1984, i nostri cambiano formazione (questa volte Wimpy si occupa della voce, Tulu si sposta al basso e il loro amico Keith viene chiamato a suonare la batteria) e danno alla luce un nuovo Ep, “Kicked Out Of The Webelos”, un capolavoro di punk rock settantasettino! I Queers sono nettamente migliorati rispetto agli esordi, il suono, pur rimanendo decisamente grezzo, è meno scarno e più duro e compatto, la voce di Wimpy, acida e roca, è un ulteriore passo in avanti e brani come “Kicked Out Of The Webelos”, “Tuly Is A Wimp”, “I Don’t Wanna Work”, “This Place Sucks”, “I’m Useless” sono delle vere e proprie gemme di punk rock tirato e selvaggio (sarà proprio questo 7” ad essere incluso in una delle raccolte Killed By Death), tanto da essere coverizzate da band come: New Bomb Turks, Teengenerate e (leggenda racconta) addirittura Ramones. Dopo questo eccezionale Ep i Queers sopravvivono giusto per qualche concerto prima di sciogliersi ed andare ognuno per la propria strada.

Sono passati quasi dieci anni, nel frattempo, nel 1990, Joe ha riformato i Queers che sono diventati uno dei gruppi di punta della Lookout e del punk rock/pop punk in genere; quand’ecco, nel 1993 Wimpy torna in città per le vacanze e si aggrega ai nuovi Queers (oltre al solito Joe alla chitarra e voce ci sono Harlan alla chitarra, B-Face al basso e Hugh alla batteria) come cantante per registrare due nuovi Ep “Too Dumb To Quit” e “Look Ma, No Flannel” (titolo geniale se si pensa che è uscito in piena esplosione grunge) e un live alla radio W4MU4. Certo non sono più i grezzoni degli esordi, i suoni sono più curati e c’è più spazio per la melodia ma, sarà per la voce di Wimpy o per la nostalgia dei tempi andati, rispetto agli altri dischi dei Queers del periodo (comunque ottimi ma decisamente più pop) questi sono indubbiamente più duri e punk e a mio giudizio anche migliori, basta ascoltare pezzi come: “Wimpy Drives Through Harlem”, “I Like Young Girls”, “Nobody Likes Me”, “Nothing To Do”, “Meat Wagon”, “Don’t Puke” per accorgersene.

Come i più furbi di voi si saranno già accorti “A Day Later And A Dollar Short” raccoglie proprio questi Ep ed è assolutamente imperdibile per capire quanto fossero grandi i primi Queers, anche solo per un Ep come “Kicked Out Of The Webelos”.

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