In Scandinavia è comune avere compagnie culturali, si ascolta musica, si guardano film, si legge, si improvvisano radio private. Una di queste compagnie si chiamava Radio Department, e gestiva un'omonima radio.

Quattro di questi ragazzi scelgono di cominciare a produrre musica in proprio e cominciano a ricercare un suono che li contraddistingua, prendono in proprio il nome della compagnia e si cercano un contratto. Ne nasce fuori un lavoro di notevole spessore, pur rimanendo fedele all'idea iniziale di spensieratezza. I Radio Dept. in un certo senso sono una spece di fusione tra Pavement, Air, Royksopp, Notwist e Mùm.

Suonano un indie pop elettronico basato sulla low fidelity, suoni sporchi ma deliziosi, caldi e avvolgenti. I riff che estrapolano sono delicati e riconoscibili, la voce echeggiante e flebile, le canzoni tutte molto orecchiabili. La qualità del suono è a tratti sconvolgente, una ricercatezza smisurata in ogni minimo rumore o interferenza, il tutto per creare quella meravigliosa contraddizione elettronica/low-fi, che rende il disco veramente unico. La musica avvolge, calda come una coperta. Nessun eccesso, nessuna caduta, tutto perfetto. L'ambiente diventa più confortevole, la melodia penetra sotto la pelle. Un'ora di serenità.

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