Come fregare un'inguaribile diffidente...
Ho letto di questo "Echoes" dei The Rapture (nome preso dal titolo di un famoso brano proto-rap dei Blondie) su tutte le riviste in solenni e fuorvianti recensioni stile "next big thing". Sembra che il master sia rimasto per un anno in un cassetto, nell attesa della miglior offerta. L’ha spuntata la Mercury, che con un gran can-can ha proposto la band come punta di diamante del mese scorso. Viste le premesse sono un po’ diffidente.
Metto il Cd nel lettore. Sgomento iniziale: Mattie Safer, il vocalist, ha la voce simile a Robert Smith, oddio, è un PLAGIO! Già, lo dicevo io, la solita fregatura…
Passo al secondo brano ed il fastidio per la somiglianza vocale passa già, Heaven è un brano stupendo e la musica prende il soppravvento. Segue la delicata Open Up Your Heart, dove il cantato un po’ debole, stonato e tremulo, rende questo pezzo intrigante, affascinante, decisamente spleen, alla Television. Stiamo dalle parti new wave o giù di lì, quindi. Ora sono affascinata.
Straordinari echi (è il caso di dirlo visto il titolo dell’album) alla P.I.L (Public Image Limited) nelle brutali e coinvolgenti I Need Your Love, The Coming Of Spring e ancor di più nella title-track, che aggredisce mordendo con percussioni selvagge a tutto spiano. E che dire dell’acida House Of Jealous Lovers? Pura quintessenza di una leggenda come i Gang Of Four. Straordinaria.
Eppoi qua e là altri echi d’elettronica e di techno, ovvero il tocco moderno per attualizzare. Sentire Sister Saviour (bellissima) che pompa come un brano nu-funk dei Talking Heads, ma che starebbe bene anche ad un rave.
Ragazzi, sono conquistata! Questo è un album di gran carattere. Scaltro, seducente, nervoso ed adrenalinico. Degno successore di quella bomba galattica dell’anno scorso che fu "Turn on the brights lights" degli Interpol.
Consigliato a chi non è uscito vivo dagli anni ottanta...
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