Pep 92 feat. TheCraziness
Non ci sono parole per descrivere questo supremo capolavoro datato 2000, "Freudian Lapsus" un'insieme di ribellione pazzoide e di inspiegabili tendenze suicide, firmato "The Rayon" uno dei piu importanti e artisticamente interessanti gruppi sconusciuti delle periferie di Opi, piccolo paesino sperduto dell'Abruzzo dove, ironia della sorte, vi è il piu alto tasso di suicidi in tutta l'Italia.
E' in questa realtà che nasce il progetto di questo disco, l'unico di questo gruppo nonostante la loro ricca produzione artistica, unico disco ufficiale, l'unico vero e proprio capolavoro di tutta la storia della musica.
Il disco inizia con "preludium" (evidente storpiatura del latino), 1 minuto e 17 secondi di Judas Priest fortemente distorti accompagnati dalla follia psichedelica dei Pink Floyd. Semplicemente geniale, può essere considerato il miglior riassunto di quello che è stata la musica sino al terzo millennio. Segue la title-track in cui il cantante ha dei veri e propri attacchi dislessici, non si capisce bene se voluti, sicuramente riusciti. Otto minuti di dislessia e continue citazioni a Sigmund Freud, padre della psicanalisi, che secondo la band avrebbe indirettamente e inconsciamente (tanto per rimanere in tema) istigato il lettore a togliersi la vita.
Dopo circa trenta secondi di terza traccia strumentale ("blaid fuck") arriva il capolavoro del disco, in cui troviamo tutto, pop, rock, metal, heavy metal, jazz, funky, post-punk, classica, nu-metal, blues, progressive e musica lirica. il pezzo si chiama "?. ?. ?" (non intendiamo ignoto, questo è il suo vero titolo) venti minuti, ripetiamo venti minuti, di pura sperimentazione alternative, l'apoteosi del suono, in tutti i sensi. La quinta "canzone" non si può definire con un genere musicale ben preciso: è un dialogo musicale tra tutti i componenti del gruppo. Molto particolare, ma divertente, completo e non banale. Nella sesta traccia "Rabietenn" i vari membri "Rayon" sfoderano tutta la loro bravura tecnica: troviamo assoli e riff geniali sia del basso che della chitarra; per poi sfociare in una memorabile ballata, "Lulla pal uz" che chiude il disco, il grande disco, nel migliore dei modi.
Il cd è finito e non potete neanche immaginarvi le emozioni che emana e ci ha comunicato. L'unico modo per saperlo è ascoltarlo, cosa difficile perchè è praticamente irreperibile. Non lo sappiamo, fate voi, ma anche se sarà per voi un grande sforzo, vi consiglio di cercarlo.
Per favore almeno commentate la rece, almeno.
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