Dopo avere letto che durante l'ultimo loro tour europeo, Paul Weller (Jam) è salito sul palco con loro è ha cantato insieme alla band "The Eton Rifles" sono corso ad ascoltare il loro ultimo (e secondo) album "The Great Escape" del 2009 e mi sono beccato l'ennesima fucilata dall'inizio dell'anno. 

La band è "The Rifles" di Londra e fa musica tipicamente inglese. Ma c'è qualcosa di inedito nel loro beat. Si tratta infatti di musica beat che però amalgama e fonde insieme tutte le migliori esperienze precedenti del genere a partire da The Jam per saltare ai Franz Ferdinand. La novità del beat dei Rifles sta anche nella contaminazione con lo ska che in più occasioni fa capolino in sottofondo. Vi lascio quindi immaginare l'allegria che sprigiona da questo album.

I brani:  1) Science is violence - e arriva subito lo ska-beat come biglietto da visita. La band vuole stupirci con qualcosa di immediato e allegro. Si potrebbe pensare ad un buon pezzo dei Franz ma qui c'è molta più energia e quindi è impossibile non passare al pezzo successivo. 2) The Great Escape - bellissima. E' un omaggio ai migliori Jam. Quelli "This is the secondo world". Ma di nuovo con  tanta energia in più. La melodia è allegra e immediata. Comincio a pensare che i tipi qui abbiano talenti da vendere. 3) Vado veloce a "Fool to sorrow". Vedrai che calano mi dico. Il pezzo parte con un coro che mi lascia un pò lì. Ma poi parte la band con un ritmo scatenato e resto di sasso. Siamo a tre su tre. 4) Sometimes - al quarto proiettile che mi sparano in fronte sono ormai convinto che questo è l'album che i Franz Ferdinand cercano di fare e che non hanno ancora trovato. 5) Toerag - E' una bella ballata, ma sempre sincopata. E ti tiene sempre sulla corda. Mi vengono in mente i Jam acustici di "Sound Effects" e per un attimo fuggente anche Joe Strummer and the mescaleros (è la chitarra ritmica senza dubbio). 6) History - Bellissima e con basso ad effetto dub. Di nuovo per un attimo mi viene in mente Strummer stavolta con i Clash. Ma è un attimo perchè il refrain mi riporta allo ska-beat. Uno dei pezzi migliori. 7) Winter Calls - di nuovo bellissima. Le mani battono il ritmo. Viva l'estate. Ecco chi mi ricordano! I migliori Housemartins del primo album! Sono loro. 8) Out in the past -  Parte la chitarra ritmica in lontananza. E di nuovo si riparte. Sfrenata. Poi si ferma. E riparte. Mi convincono tanto, mi sforzo di trovargli un difetto ma non ci riesco. 9) Romeo and Julie - Si calmeranno adesso mi dico. Un bel lento. Macchè, più scatenati di prima. Di nuovo gli Housemartin che mi tornano in testa. Bellissssima. 10) The General - Partono con la chitarra e un'intera orchestra. Fiati.Trombe. E' arrivato il giorno del giudizio. Pausa e parte un beat al fulmicotone, Come non pensare ai Madness! 11) For The meantime - Ci siamo finalmente una ballata a mò di filastrocca che mi dice che sono esseri umani anche loro.

Un limite c'è. Anche i violini ci dicono che la festa è finita. E' la sigla. Un disco che non ti aspetti. Questo però purtroppo scaleranno le classifiche. Le fidanzate UK lo regaleranno per Natale. I nonni ai nipoti. E così via. Alex

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