Cocksucker Blues è una sorta di documentario sulla band, mai rilasciato ufficialmente a causa delle censure che riguardano deliranti scene mostrate nel famoso backstage.

Ma anche un pezzo del 1970, scritto e arrangiato per obblighi contrattuali nei confronti dell'odiata Decca Records.

Che ci crediate o no, l'episodio più volgare ed oltraggioso degli Stones.

Per far infuriare i pezzi grossi della compagnia, Jagger racconta l'esperienza omosessuale dello schoolboy in visita a Londra.

Oh, where can I get my cock sucked? Where can I have my ass fucked?

Parodia di The Lonesome Guitar Strangler, fu comunque per poco tempo rilasciata come singolo, nonostante rimanga da molti conoscitori del gruppo ignorata.

Facilmente, in ogni caso, reperibile nel web tra vari bootleg e compilations.

Per quanto riguarda il film, Robert Frank, regista della controversa pellicola, deve essere presente ad ogni possibile rappresentazione della stessa a causa di obblighi contrattuali sorti nel 1972, quando il gruppo decise di non dare l'autorizzazione a mostrare pubblicamente l'opera, per timore di essere soggetti ad eventuali denunce o controlli.

Fu infatti durante il tour di Exile, che diedero il loro "meglio".

Aghi, puttane, sodomia e una vecchia pellicola in bianco e nero. Non si sono fatti mancare nulla in questa parentesi ad alta gradazione.

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