The Rolling Stones - Their satanic majesties request (1967)

"Open our heads and the pictures come."
La Prima Canzone dei Rolling Stones che rimembro ancora è in una polaroid bucolica delle mie vacanze estive: stavo sulle scale interne della casa di campagna dei nonni; portavano dalla cucina al piano superiore, cogli scaloni di pietra serena -qualcuno se la ricorda?- color marrone brunito, lucidate dalla vetustà, ma liscissime, ogni tanto qualcuno faceva strike e volava di sotto. Io spesso mi sedevo in cima a  scale, di fronte alla finestra vicino alla balaustra, a sentire le canzoni con una radiolona... E in onde medie arrivò Emotional rescue. Ah che strano sto pezzo mi dissi, ma chi sò questi...

Però l'incedere un pò alzheimer -Charliewatts!- di quella cassona da morto in 4/4 disco, il falsetto scemo e osceno, mi colpìronoCapii meglio l'anno dopo, quando arrivò Start me up, e alla sala giochi il flipper Rolling Stones, sapete quei pinball casinisti e rumorosi: sembrava un concerto, tutte quelle luci, gli specials, i labbroni equini di Jagger, tanti bumbum, e le musichette natalizie/elettroniche di Satisfaction, When the whips come down, e sopratutto Miss you, quella me la ricordo bene. Plinplinplin pippi pi ri, plinplinplin pippi pi ri and I miss you...Ogni cento lire non era un gioco; di più: era un amplesso. E la sfida con gli amici della comitiva vinta all'ultimo tilt dal sottoscritto che conquistò la sorella bona dello sfidante portandosela letteralmente via davanti agli occhi attoniti degli altri bulletti, tutti zitti dopo il record fatto scritto e vidimato dietro il flipper col pennarellone Bic, a futura memoria? Ah come si è cool quando si vince... Sul flipper rock'n roll c'era la scritta di rito che spesso si oblia: for amusement only.

Passarono gli anni, la prima chitarra, una fiammante, cheap, Hondo Lespaul Sunburst, ancora piango, me la sono rivenduta -non vendete mai il vs. primo amore!- In quel periodo strimpellavo da una band all'altra, cantine, prove, qualche concertino, tanti esaltati mentali convinti di essere rockstar.
Poi, complici i traviamenti scolastici  liceali riscoprii Dinasty dei Kiss, e grazie ad Ace arrivai dalla cover di 2000 man a Their Satanic Majesties, e partìi militare -Trieste- con la cassetta. E nel mega spaccio bar della caserma centrale, sincronicità, chi ti ritrovo?: un altro flipper Rolling Stones, ma ero talmente strafatto che non ricordo più bene com'era . Mi sembra avesse un design diverso da quello della disfida...Tipo c'era Jagger con un microfono pitonato come quello di una compilescion. Boh. Ma ero talmente giù, mi sembrava che suonasse pure una triste litania, o forse era solo la mia immaginazione, tipo il Sole sta' per tramontar... Con le mie lacrime cosìììì. Comunque  era un Rolling Stones album ammazzanoia, e suona un pò Pinkfloydsound 1967! La copertina era uno sberleffo in maschera -o forse no?- da cugini poveri dei Beatles del Sgt., ma il risultato è superiore. C'è di tutto, trombe, archi, dulcimer, spinette, flauti, bonghi, sitar, spacey effects, orchestre zaratustra, più l'eminenza grigia di Brianjones-che russa pure:è il loro capolavoro anomalo, non suoneranno più così. Il mantra overture di Sing This All Together, l'hard beat di Citadel, il trip di In Another Land, l'acid rock di 2000 Man -la deliziosa e barocca She's a Rainbow -ultimamente suonata in uno spot- l'hindu  jam di Gomper, le oscure e introspettive The Lantern e 2000 Light Years From Home. 

Dei Rolling Stones oggi rimane solo il lato circense, da arena rock -200 euro a biglietto- o un cd ogni 6 mesi, a scelta.
E dall'Uomo del 2000 si è passati a Novella 2000, con le noci di cocco in testa -un segno?- o la sex icona Jagger che si scopre col complesso del pene  piccolo e si masturba per farlo crescere -a 60anni fatti e pasciuti!!- in un favo pieno di vespe consigliato dagli aborigeni -sic.

Passano gli anni:  le chitarre finiscono al chiodo, i miti crollano, ma le belle canzoni restano.

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