Dmitrij Alekseij Fruci è tornato, ragazzi. Siete stanchi dei soliti gruppi britpop che non soddisfano le vostre esigenze? Bene, questa seconda prova dei The Runner in effetti attinge veramente molto dal miglior britpop inglese... vediamo track by track la recensione di quest'album:

1. "Standard Shuffle": canzone molto bella, fa capire a pieno le intenzioni di Dmitrij A. Fruci e soci, con i suoi potenti rock di chitarra elettrica, come una ripresa di "Tequila Rose".

2. "Bruford Hill": il gut scream all'inizio fa già capire che sarà una canzone ritmica ed a tratti psicopaticamente melodiosa. Da notare lo xilofono di Marika Costabile ed il basso di Daniele Di Chio.

3. "Light Ride": la canzone forse dura leggermente troppo e riesce fin troppo bene ad esprimere l'evoluzione elettronica della band.

4. "Life Length": è forse l'unica canzone dell'album che è legata al predecessore Escape From Hell, il risultato non è granché, ma va considerata comunque sufficiente.

5. "Mes Camarades": è esattamente a questo punto che si possono tirare le somme dell'album. Questa quinta traccia va considerata tra le migliori per la sua innovazione techno-dance.

6. "Where You Go?": è forse qui che i The Runner peccano, cadendo forse troppo sul dj mixing di Ludovico Marcello.

7. "Right Way": è una specie di preludio, che apre la seconda parte dell'album. Va notato l'impegno per una canzone abbastanza scontata, ma riuscita benissimo.

8. "Chinese Lies": qui si scoprono i The Runner più orientaleggianti, partiti in un viaggio mentale per la Cina che farà loro vedere le meraviglie del paese.

9. "I Know I Am Dyslexic But I Can Do The Best However": davvero complimenti all'ideatore di questo fantasioso titolo. La canzone è molto particolare e posta al punto giusto dell'album.

10. "Freecorder": canzone a dir la verità abbastanza inutile, ma con un suo perché, aprire la strada all'ultima "Vertical Separation".

11. "Vertical Separation": canzone dolce e profonda a tratti elettronica ma che mantiene sempre il filo del discorso in qualche modo...

Album davvero convincente. Ma questa band può dare sicuramente molto di più...

(Dmitrij Alekseij Fruci)

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