I Sick Rose sono sicuramente il gruppo garage-punk italiano più importante dell’ondata di revival di metà anni '80 che guardava ai mitici anni '60. Non erano psichedelici come, magari, qualche critico in crisi di ispirazione li ha definiti. Sono stati senza dubbio una grande band di garage-punk, eredi del suono sporco e ruvido di Seeds, Sonics, Electric Prunes e molti altri nomi del periodo. Va detto che i Sick Rose erano sullo stesso livello dei vari Miracle Workers, Chesterfield Kings e Fuzztones, tutti gruppi che andavano per la maggiore all’epoca in ambito garage. La loro storia, peraltro, è stata ben raccontata dall’ex bassista Maurizio Campisi in un bel volume – intitolato “Everybody Wants To Know – La mia vita con i Sick Rose” pubblicato dalla meritoria Area Pirata, etichetta di riferimento in questo momento per i nostalgici di quella stagione: nel suo catalogo troviamo infatti gli psichedelici No Strange, esponenti della “scena pisana” come Liars e Steeplejack e i Not Moving! Ora esce, proprio per Area Pirata, il nuovo disco “Someplace Better”. Della vecchia formazione troviamo 2 membri storici ovvero il cantante Luca Re e il chitarrista Diego Mese. I Sick Rose, dopo la fase di più stretta osservanza garage, avevano indurito il loro sound verso il Detroit sound in “Shakin’ Street” del 1988, un mutamento comune ad altri nomi come Miracle Workers e Chesterfield Kings. Ma il percorso successivo li ha portati verso lidi power-pop come in “Blastin’ Out” del 2005 e “No Need For Speed” del 2011. Personalmente sono un nostalgico di natura, per cui ammetto che il nuovo corso non mi fa impazzire: tuttavia devo ammettere che la classe nel comporre brani perfetti e incisivi è rimasta immutata come si può ascoltare nell’iniziale “How To Be Your Friend” e in altri brani piacevoli come “Anyway”, la melodica “Milk And Honey” e la decisa “Sweer As A Punch”. Tuttavia una concessione al passato per fortuna c’è e si chiama “Nobody”, un’autentica chicca per chi amava i vecchi Sick Rose e un pezzo semplicemente irresistibile! Un po’ poco forse per far rinascere il fuoco sotto la cenere ma il disco è comunque su livelli buoni. Disponibile su Bandcamp: https://areapiratarec.bandcamp.com/album/someplace-better.
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