Lei mi piaceva un bel pò.
Non la conoscevo bene, ci avevo scambiato solo qualche chiacchiera, ma comunque non mi continuava a "cagare". Sentivo poi nella pausa sigaretta, che parlava entusiasta con un suo amico dell'ultimo album appena uscito degli Smashing Pumpkins (MCIS). Un buon motivo per attaccar pezza. Il pomeriggio stesso lo vado a comprare senza manco sapere chi sono e che genere fanno. AHHHIIIIAA!!!! 35.000 lire (o forse anche qualcosa di più!) cazzo è un doppio, addirittura.
La copertina del disco è evocativa e ammaliante e non mi riesce di capire che tipo di musica sia. Vado a casa lo metto su e partono le note lente del piano della canzone che da il titolo all'album… ma che cosè sta lagna??! Partono poi gli archi di "Tonight , Tonight": un sospiro di sollievo. Alla terza traccia, nuovo sconvolgimento con le chitarre incazzate di "Jellibelly" che lascia poi il posto alla spigolosa "Zero". Avanti così me lo ascolto tutto, tra i cambi di ritmo e genere che persuadono in tutto l'album, passando dal rock pesante di "Bullet With Butterfly Wings"alla tranquilla "To forgive", dalla ballata acida "Love" alle calme note di "Cupid de locke" e "Take me down". Mi alzo dal divano e metto su il cd azzurro con disegnata la faccia triste e in lacrime, "Twilight to starlight", e le canzoni passano via liscie come l'olio: la incantevole e stupenda "33", la ritmica e il timbro fantastico in "1979", le rabbiose "Tales of a scorched earth" e "X. Y. U.", per poi chiudere l'album con pezzi molto più tranquilli e sognanti quasi a farci intendere che ormai è notte fonda.
Aver comprato il cd non mi ha poi aiutato alla "giusta causa" (anche perchè lei la rividi più volte insieme ad un'altro), ma durante tutta l'estate quel CD è stato conficcato quasi perennemente sia nel PHILIPS di casa mia che in una miriade di altri lettori di gente che conosco e a cui l'ho prestato. Un disco immenso (insieme a "Siamese Dream"), dolce e amaro allo stesso tempo, che seppur lungo non lascia dubbi sul lavoro di Corgan & Pumpkins, e che a mio avviso rimane uno tra i più belli dei "novanta".
I Pumpkins possono piacere o non piacere, ma sicuramente la loro musica è un frutto tutto particolare, difficilmente riproponibile da altre band e secondo il mio parere originale e molto meno commerciale di tanti altri gruppi contemporanei.
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