Tre anni dopo il fortunato esordio di "Young For Eternity", The Subways are back...
"All Or Nothing", come il predecessore, vive di due anime: una di rock aggressivo, tirato e senza fronzoli che si fonde con un'altra prettamente britpop: il risultato di codesta sinergia è a mio parere un album pazzesco e sicuramente una delle migliori uscite negli ultimi anni per chi è appassionato del genere.
Tra grandi cavalcate di "highway rock" da ascoltare con il vento nei capelli e un sole che spacca le pietre ("Girls & Boys", "Kalifornia", "Shake! Shake!") e pezzoni britpop come "All Or Nothing" o "Move To Newlyn" che fossero stati scritti dagli Oasis - sono convinto - sarebbero già considerati leggenda, è veramente impossibile rimanere delusi.
Persino le due bonus-track - "Streetfighter" e "Burst" ( quella che recensisco è l'edizione giapponese del disco, in quella australiana sono diverse ) - potrebbero essere i singoli da battaglia di qualsiasi altro gruppo con cui i Subways condividono i palchi, non so se mi sono spiegato.
Che dire quindi, l'energia non manca ( ed è esplosiva nelle sfuriate "I Won't Let You Down" e "Turnaround" ), i ritornelli sono ariosi e luminosi, persino le ballatone piano e acustica ( "Strawberry Blonde", "Lostboy" ) che io in genere maldigerisco hanno abbastanza verve e piglio rock da risultarmi piacevoli...!
Unico difetto la produzione più invadente che nel predecessore, che smussa un po' il sound "grezzo" della band e che nei brani più tirati sicuramente è di troppo. Per il resto, tanto di cappello ai Subways!
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