A tre anni di distanza dal buonissimo “There’s No Leaving Now” torna il cantautore svedese Kristian Matsson in arte The Tallest Man On Earth con questo “Dark Bird Is Home”.

Il primo singolo che ha anticipato il disco, “Sagres”, già lasciava intendere la piega che Matsson avrebbe dato all’album: non più soltanto pezzi chitarra-voce ma una vera band di supporto, con percussioni, piano, archi. L’impressione datami dal primo singolo non era stata esaltante, il brano ha una buona melodia ed è assolutamente godibile ma l’aggiunta di strumenti oltre alla chitarra acustica del nostro sembra quasi posticcia, aggiunta in post-produzione e quasi offusca l’inconfondibile ugola del cantautore.

Tuttavia il mio amore per questo artista mi ha portato ad attendere con impazienza l’uscita del disco tanto da farmelo preordinare, e appena arrivato il vinile l’ho subito messo sul piatto.

I primi due pezzi mi hanno lasciato le stesse sensazioni del primo singolo, buone melodie ma troppi strumenti che creano un “wall of sound” parecchio artificiale che toglie ai brani gran parte dell’immediatezza che mi ha fatto amare The Tallest Man.

Con il terzo brano, “Singers”, però l’evoluzione stilistica di Kristian appare riuscita alla grande e il pezzo è uno dei migliori della sua carriera, gli archi si amalgamano alla perfezione con la chitarra e la voce rotta del menestrello svedese creando un pezzo davvero memorabile.

Fortunatamente quasi tutti i pezzi che seguono (eccetto la già citata “Sagres”) appaiono ben costruiti e senza l’aria “overproduced” dei primi due, momenti degni di nota sono la bellissima ballata al pianoforte “Little Nowhere Towns”, che si contende il titolo di miglior traccia dell’album con “Singers” , “Timothy” in cui ancora una volta gli archi creano un bellissima atmosfera al brano, e la solare “Beginners”, brano che non stonerebbe in uno dei primi lavori di TTMOE.

Concludendo, il cambio di rotta di The Tallest Man On Earth non è stato drastico ma comunque degno di nota, anche se alcuni brani non riescono ad esprimere tutto il potenziale del cantautore il disco è comunque davvero godibile con alcuni spunti davvero interessanti che non possono che far ben sperare per il futuro

7/10

Carico i commenti...  con calma