20.07.02: Taraf da Metropulitana, Arbe Garbe, The Third Planet; 21.07.02:Cantina Root Sound System, Moonshiners, Novalia. Ottima come sempre la presenza di pubblico (3000 persone il sabato, 1500 la domenica – con ingresso gratuito), sempre fedele a questo classico appuntamento dell’estate bolzanina: La Volxsfesta di Radio Tandem è una manifestazione che vuole essere una sorta di ponte tra le culture diverse e che ogni anno si pone come obiettivo quello di proporre musica popolare al passo con i tempi.

Ottima in questo senso l’esibizione dei Third Planet, gruppo che intende la musica come mezzo di comunicazione tra culture diverse. I componenti del gruppo provengono da India, Medio Oriente ed Europa: ti aspetti world music vecchio stile, eppure le loro trame „etniche“ poggiano su una sezione ritmica che, oltre a basso e batteria, coinvolge l’elettronica, tant’è che a tratti ti immagini di poter individuare sul palco tale Alex Patterson: non te l’aspetteresti, eppure i Third Planet sono dei signori di mezza età che però sanno cogliere i suoni del momento e far vibrare la platea. Voto 4/5.

Dopo un decennio di „combat folk“ alla Modena City Ramblers, giusto per citare una delle formazioni più conosciute, penso che il genere abbia esaurito la propria forza trascinante. Ce l’hanno comunque messa tutta i friulani Arbe Garbe, che propongono un folk-punk riprendendo e riarrangiando le ballate della regione carsica. Voto 3/5.

I Taraf da Metropolitana, sono invece un gruppo rumeno. Zingari il cui talento è stato „scoperto“ nei vagoni della metropolitana di Roma. Hanno proposto brani della tradizione polorare ukraina e bulgara. Sentendoli mi veniva in mente l'album di canzoni popolari ukraine dei Wedding Present. Voto 3/5

Ottima la prestazione dei Novalia, headliner di domenica 21 luglio, che dopo 17 anni di carriera, ancora riescono (magari oggi più che mai) a trascinare il pubblico. Una performance di spessore (voto 5/5) che ripercorre la lunga carriera del gruppo di Rieti. Va però aggiunto che il loro show seguiva quello dei Moonshiners di Arco (TN), che proponevano un folk irlandese di quelli sentiti e risentiti. Uno show senza personalità per un gruppo che secondo me trova la sua collocazione ideale nei pub e non sul palco di un festival. Voto 1/5.

Buono e frizzante invece lo show del Cantina Root Sound System, una delle poche reggae band bolzanine. Giovani, divertenti e con buone potenenzialità. Voto 3/5.

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