Inutile perdersi in vacui quanto intelletualistici giri di parole: "Rushup Edge" del monicker "The Tuss" è semplicemente uno dei tanti pseudonimi usati per un altro lavoretto di Aphex Twin.

Basta la label dell'album: Rephlex.

Di seguito altri appetitosi (quanto forse stanchi? ) segnali: l'humour demenziale e depistante del nome The Tuss (che significa erezione nel dialetto della Cornovaglia) , e tutta quella cascata di fattori correlati, come per esempio alcune pagine "fake" su myspace (traboccanti di doppi sensi dozzinali e immagini "falliche" in grafica 2-d): "stile Aphex".

Poi è ovvio: la musica.

Rimanendo fedele alla sua prassi, Aphex sfrutta l'inarrivabile esperienza maturata dai vari progetti da lui intrapresi (come già fatto nel controverso ultimo l.p. ufficiale, "druks") , per sfornare sei ottimi episodi fra Braindance, e classico quanto forse anacronistico sperimentalismo schizofrenico.

Se si conosce gli episodi più importanti del percorso di ricerca di Richard, (Analord, Caustic e Polygon Window e i lavori Ambient) non si può non rilevarne i tratti salienti.

Il marziale e lucido rigore electro degli Analord ("Synthacon 9", brano micidiale!!) , l'ormai consolidato e colto (?) fraseggio pianistico utilizzato per numerose piccole figurazioni melodiche ("Rushup I Bank 12"), opportunamente mascherato dalla timbrica dilatata dei sinth in altri brani ("Last Rushup 10") . Oppure ancora li stacchi ambient , meravigliosamente "eterei", di "Last Rushup 10", piuttosto che i vorticosi e "gasanti" tambureggi di uno dei pezzi più belli, "Rushup I Bank 12" .

Curioso poi "Shiz Ko E", che a parer mio potrebbe essere (data la natura timbrica) ,una presa in giro del ormai abusatissimo, quanto insopportabilmente fasullo, trend delle sonorità a 16 bit, inaugurato da quei geniacci dei "Daft Punk" e di stampo anni ?80, ora ripetutamente propinatoci da ogni caspita di insulso duo dance che appare sulla scena. Operazione comunque valida, oltre che esilarante.

Sicuramente niente di nuovo sotto il sole: ma nel dilettantistico e velleitario panorama della musica elettronica da ascolto, lavori come questi sono una vera manna dal cielo.

- " Sia lodato Richard D. James" .

- " SEMPRE SIA LODATO".

- "AMEN" .

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