In rete ho tovato il nuovo album dei Veils e volevo condividere con Debaser questa piccola esclusiva.
Premetto che la registrazione è attendibile ed è la versione definitiva dell'album.

I Veils, per chi non li conoscesse, sono un gruppo dell'etichetta Rough Trade, formatasi a Londra. Il cantante e compositore Finn Andrews è il figlio del Barry degli XTC. Fine delle boriose notizie biografiche.
Il punto focale è che Finn ha una grande voce. Espressiva, sporca, spesso quasi isterica. E a volte scrive belle canzoni. Nux Vomica, con la band in formazione completamente rinnovata rispetto al bel disco d'esordio "The Runaway Found", è la sua ultima fatica. Il disco si apre con Not Yet, apripista decisamente poco convincente e confusa seguita da Calliope!, rock epico e orecchiabile e Advice for Young Mothers to Be, boriosa ballata in mid-tempo, con i cori della bassista veramente irritanti dal mio punto di vista..

A questo punto vi chiederete perchè segnalo questo gruppo.. Per la traccia 4 ad esempio: Jesus for the Jugular. Un pezzo che sembra ispirato a Tom Waits, dove Finn tira finalmente fuori i coglioni e la voce. Sentire lo straziante finale per credere. Bello, finalmente, anche l'arrangiamento, che anche quello sembra uscire da un pezzo di "Rain Dogs". È questa a mio avviso la sezione più convincente del disco: segue infatti Pan, rock-blues già sentito ma trascinante, la splendide ballate A birthday present e Under the folding branches, la rabbia pura di Nux Vomica.
Piuttosto scialbo, purtroppo, il finale; non convincono le ultime due canzoni, Last Night on Earth, troppo paraculo, e la pur apprezzabile ballata finale House where we all live.

In definitiva il voto sarebbe un 3 e mezzo, ma do 4 al disco anche ha delle palesi battute d'arresto voglio dare un "voto d'incoraggiamento". Meglio dell'esordio? Direi di no, ma le potenzialità restano e spesso per fortuna si ascoltano...

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