Dopo aver ascoltato "Outtathaway!" mi precipitai a comprare "Highly Evolved", e scoprii che era abbastanza buono. Sì, avete capito bene, l'ho detto, "abbastanza" buono. Mi perdonerete, ma dopo aver letto dell'aura che circondava questi australiani, pompatissimi da NME e compagnia cantante, incensati come se potessero effettuare ogni sorta di miracolo musicale in un colpo solo, l'aspettativa era altissima. Ma, no, niente di tutto ciò. Hanno fatto un discreto album d'esordio, fatto di punk, melodie e garage rock.
Come già detto, la stampa musicale in Gran Bretagna straripò, decretando Craig Nicholls e compagnia come miglior band del decennio (ehm, un pelo ma un pelo esagerato eh... per carità, questo è un ottimo disco ma da qui a dire che questi avrebbero rubato fans agli Strokes...) così distruggendoli sull'avvio della loro carriera per colpa dell'ossessione nello scoprire la "Next Big Thing", con la conseguenza di convincere un pubblico ignaro che quell'opera fosse notevolmente migliore e più emozionante di quanto non riuscì ad essere effettivamente.
Oh, Nicholls è un front man più che decente, si arrabbia, gioisce, riflette, sarà la sindrome di Asperger a renderlo così interessante non so, ma a me piace... Musicalmente l'album come già detto mescola punk, strumming acustico, garage e l'influenza dei Nirvana, che è evidente. Per i singoli segnalo "Outtathaway!", "Get free" e "1969". Ripeto, è un ottimo disco, ma non sufficientemente ottimo da beccarsi le recensioni che si prese all'epoca della sua uscita, non era niente di innovativo o particolarmente brillante, potrebbe essere stato fatto da una qualsiasi altra indie band anglosassone agli esordi, quindi confrontarlo, come lessi, con il "Definitely Maybe" degli Oasis o altri capolavori di cui ora non ricordo il titolo (son passati un po' di anni, sigh) fu, a mio parere, ridicolo. Insomma, come si dice, don't believe the hype... 3/5 anyway.
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