Gli War on Drugs tornano ad imporsi nella scena Indie americana con il loro "A Deeper Understanding" uscito il 25 agosto. A tre anni dal loro ultimo lavoro "Lost in The Dream", la band di Adam Granduciel lascia intendere una nuova consapevolezza già dal titolo, a conferma di una maturità che già sembrava ampiamente raggiunta nel 2014. E invece, la formazione di Philadelphia, è la prova vivente che non si smette mai di crescere e di imparare.
Il mood della loro produzione musicale rimane sempre lo stesso: la prima volta che si ascolta un loro album si ha l'impressione di essere di fronte a qualcosa di già sentito, e anche le stesse tracce sembrano somigliarsi l'un l'altra. Tuttavia, già al secondo ascolto, l'essenza di ogni singolo brano inizia a prendere forma. Quella che gli War on Drugs compongono non è semplice musica, ma uno stato d'animo. È pura emotività.
Solitamente Granduciel e compagni sono riconoscibili fin dalle prime note, in ogni loro pezzo, e la traccia d'apertura "Up All Night", seppur insolita per il loro stile, ne è la prova. Questi sono gli War on Drugs: sempre loro stessi, ma sempre diversi. Anche "Thinking of a Place", il primo singolo estratto da questo album, non fa eccezione: familiare, ma di una freschezza toccante.
"Pull me closer
Let me hold your hand
Give me the deeper understanding of who I am"
In "A Deeper Understanding" è possibile trovare le emozioni di ognuno di noi: le nostre insicurezze, le nostre paure, le nostre ansie. Ma si trova anche il coraggio di guardarle con il giusto stato d'animo, e di capire che la malinconia è una costante della nostra vita, che insesorabile va avanti. E dunque bisogna prendere il bello di ciò che essa ci dà. E cosa ci dà di bello la vita? L'amore. Potrebbe suonare sdolcinato e banale, ma per la formazione di Philadelphia questa definizione non esiste. Tutte le emozioni confluiscono in quello che sembra essere il leitmotiv di questo lavoro: il bisogno di essere amati, e quello di amare.
Le note di questo album sono pervase di comprensione e consapevolezza: gli assoli di chitarra, a volte lunghi e struggenti, portano in viaggio la mente, lontana dalle preoccupazioni e dalle paure, senza far sì che queste vengano dimenticate. La voce di Granduciel si fonde alle atmosfere eteree create dal synth, mentre la batteria detta il ritmo colpo su colpo, con modalità già presenti in "lost in the Dream", ma anche in lavori ancora precedenti.
È questa l'essenza degli War on Drugs: rimanere uguali, ma al tempo stesso cambiare, aggiungere qualcosa. Arricchire la propria personalità senza corromperla.
Questo album è sicuramente una delle uscite più interessanti degli ultimi anni, soprattutto per un paese come il nostro, dove le produzioni indipendenti tendono sempre di più ad uniformarsi con il grande mercato. "A Deeper Understanding" costituisce un'ulteriore risposta a tutti coloro che credono che il rock sia morto da decenni. È cibo per l'anima: quella delle persone, e quella della musica. E se la musica, quella vera, è fatta di emozioni, allora gli War on Drugs sono musica vera.
Carico i commenti... con calma