Uno, due, tre, e via..
Eccoci dunque al terzo capitolo dei ragazzi da Liverpool (oltre che alla terza mia recensione su questo sito), i The Zutons, band molto interessante nel panorama indie rock nella terra d'Albione, caraterrizati da riff potenti di chitarra, ritmo frenetico di batteria e voce rilassante ma allo stesso tempo molto rock, con però un'aggiunta di blues. "You Can Do Anything", ecco il titolo del terzo CD di questi giovani, che dopo i successi di "Who Killed.....The Zutons?" e "Tired Of Hanging Around" ci riprovano con il tanto sofferto terzo disco, il quale per la maggior parte delle indie rock band inglesi rappresenta il successo o la scomparsa.
Però questa volta Dave McCabe & co. ci convincono, ci stupiscono allo stesso tempo e ci sfornano un disco con pochi fronzoli, di alto livello e davvero interessante per chi ama il genere. Se con i precedenti LP gli Zutons ci avevano colpito con melodie incalzanti, dirette e rockeggianti, questa volta ci dimostrano di saper anche variare e produrre qualcosa che si può definire "diverso". Il disco si apre con una bella "Harder And Harder", canzone davvero molto ben riuscita, il coro della band fa da sottofondo alla voce graffiante e rock di McCabe, autore della maggior parte dei testi della band, e si chiude con "Little Red Door", la più appropriata per dare un "arrivederci" agli ascoltatori, sicuramente rimasti soddisfatti dopo il buon lavoro da loro compiuto, caratterizzata da una melodia dolce e rilassante, una gradita alternativa che troviamo in altre canzoni all'interno del disco, come per esempio la tranquilla e calma "Dirty Rat":"It's ok, It's all right, we can take it easy tonight", il pezzo mette in risalto sia l'interessante voce di Dave che il sassofono della stupenda Abi Harding, la quale dona atmosfere blues all'anima puramente rock del resto della band.
Canzoni come "What's Your Problem", "Family Of Leechs" e il singolo "Always Right Behind You" soddisfano ogni bisogno di sentire rock semplice senza alcuna pretesa, canzoni che nella loro semplicità prendono e colpiscono per la vena pop/rock e per i testi ben scritti dal cantante della band. In conclusione, disco molto orecchiabile e gradevole, come già detto caratterizzato da pezzi più duri e rockeggianti e da altri acustici e rilassanti a livello d'ascolto, caratteristica che raramente troviamo nelle band indie rock del momento, più propense a fissarsi su un unico genere e a non allargarsi a livello di sonorità e struttura delle canzoni.
Tracklist:
Harder And Harder
Dirty Rat
What's Your Problem
You Could Make The Four Walls Cry
Family Of Leechs
Don't Get Caught
Bumbag
Always Right Behind You
Put A Little Aside
Freak
Give Me A Reason
Little Red Door
Tracce Chiave: Always Right Behind You, Little Red Door, What's Your Problem, Harder And Harder, Dirty Rat
Un pregio: nessuna canzone annoia, il mix tra pop/rock orecchiabile e blues colpisce appieno, inoltre l'ampio spaziare da pezzi più duri e diretti a canzoni rilassanti e melodiche permetto uno scorrimento del cd certamente più piacevole.
Un difetto: ahimè, belle canzoni ma il cd non contiene nessun piccolo capolavoro, il che avrebbe permesso uno slancio in avanti per la band.
Saluti.
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