Ciao a tutti i lettori di questo straordinario sito, l'album di cui mi trovo a parlare oggi è "Monk Solo" del grande "Santone pazzo", Thelonious Monk.

Questo non è uno dei tanti album dell'artista ma uno dei pochi dischi jazz che davvero lo spirito di questo genere musicale. La formula vincente di questo album è la semplicità, la semplicità del suono, solo un pianoforte molto "ovattato" e una voce in sottofondo che non canta, sussurra con una voce grezza, grave. La storia della musica ci racconta che quest'album è stato inciso in un ora circa e senza una scaletta, cioè Monk sarebbe entrato in sala prove senza avere una prospettiva musicale, ma fece il tutto di getto. Un amante del jazz e dello stesso Thelonious riconoscerebbe questo disco solo da una singola nota, lo stile inconfondibile del "Santone" è caratterizzato da assonanze, note senza corrispondenza, tempi che variano continuamente, insomma...solo lui.

Una nota critica su questo album: l'eccessiva improvvisazione di questo disco, ha reso alcune canzoni troppo ripetitive nei tempi e nelle tonalità. Certamente non è il Monk di "Blue Monk", di "Around Midnight" ma di certo abbiamo capito che anche da solo il nostro Thelonious è riuscito a lasciare il segno, e ha lasciato enormi orme in questo genere musicale ... Giancarlo Andreacchio

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