Primi anni del 2000, il rock made in USA torna prepotentemente di moda, vedasi gli ottimi riscontri critici e di vendite di Foo Fighters, Queens Of The Stone Age, Audioslave e quant'altro. I vicini di casa Canadesi però non stanno lì a guardare,infatti in contemporanea al fenomeno musicale/commerciale dei Nickelback, vi è l'ascesa dei Theory Of A Deadman.
Il legame tra i due gruppi è robusto, fu proprio il leader dei Nickelback Chad kroeger ad aiutare Tyler Connolly, songwriter e chitarra dei Theory ad uscire dall'anonimato.
Dopo l'uscita dell'omonimo "Theory Of A Deadman" e la collaborazione nella soundtrack di Spiderman "Hero" (con J.Scott dei "Saliva" e lo stesso Kroeger), Tyler Connolly e compagnia pubblicano "Gasoline", nel 2005. Nonostante lo stile sa molto di quel tipico post-grunge che tanto va di questi tempi,la band di Vancouver dimostra di saperci fare.
Il pezzo d'apertura "Hating Hollywood" è energico e ruvido nel sound, ribelle e anti-conformista nel testo (traduci titolo). Scorrendo le tracce,suona come una superhit di ottima fattura la splendida "Santa Monica"; Connolly parla di un amore perduto (classico testo un pò scontatuccio), comunque massimo rispetto per i sentimenti.
Per il resto da notare come l'album ricordi lo stile Nickelback, certamente con un sound più ruvido e con una voce, quella di Connolly, ancora più calda e coinvolgente del collega. Da ascoltare "Say Goodbye", "Me And My Girl" e la grintosa "Save The Best For Least".
Una nota di demerito per Tyler Connolly: i testi risultano un tantino monotematici (l'ombra del suo amore perduto, una presunta ex, aleggia in "Santa Monica", "Say Goodbye", "Since You've Been Gone"e non solo), nota di merito alla band in generale: l'album è ascoltabile da chiunque, in particolare il popolo di Seattle potrebbe rispolverare qualche bel vecchio ricordo.
Il rock delle grandi praterie sta fruttando diversi buoni risultati, "Gasoline" è senz'altro uno dei migliori.
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