Correva l'anno 1979 e in Inghilterra si avvertivano già da un po' di tempo i vagiti della New Wave Of British Heavy Metal, corrente musicale che rimodernizzava i canoni dell'hard rock settantiano miscelando gli ingredienti di quest'ultimo con il punk che era esploso come una bomba intorno alla metà dei seventies. I Thin Lizzy, reduci dalla consacrazione mondiale avvenuta grazie al successo di album come Jailbreak, Johnny The Fox e Bad Reputation, si presentano in splendida forma alla fine di quello che è il decennio più geniale della musica Rock (o almeno lo è per il sottoscritto!) con l'album Black Rose. Lynott è ispirato come non mai e l'avvento alla seconda chitarra (anche se per me è la prima!) del grande Gary Moore, in sostituzione di Brian Robertson, dona quel tocco di classe al disco che permette ai Lizzy di fare un deciso salto di qualità rispetto ai precedenti lavori.

Si comincia con la spiritosa "Do Anything You Want To" che apre la strada a "Toughest Street In Town", track energica dove le chitarre la fanno da padrone accompagnando la sempre affascinante voce di Lynott. Superata la gradevole "S & M" ecco arrivare quella che è la song più conosciuta dei Lizzy (ovviamente dopo l'eterna "The Boys Are Back In Town") ovvero "Waiting For An Alibi", e qui ci si trova di fronte ad un autentico capolavoro da 3 minuti, sentire per credere! L'intro di basso di Lynott è tanto semplice quanto trascinante e le due chitarre sembrano quasi "parlare" tra di loro soprattutto nella parte finale dove entrambe suonano che è una meraviglia!!! La quinta track, "Sarah", è caratterizzata dal sapiente lavoro di chitarra di Moore oltre che dal solito eccezionale Lynott che rende questa ballata assolutamente deliziosa. Si torna alla carica con tre brani al fulmicotone: "Got To Give It Up", "Get Out Of Here" e "With Love" che anticipano la perla dell'album "Roisin Dubh" (Black Rose), una gemma da 7 minuti che si ispira ad una raccolta di poesie irlandesi del 19esimo secolo contenute nell'opera "Dark Rosaleen" in cui viene trattato il tema della voglia d'indipendenza che infiamma i cuori d'Irlanda. All'interno della traccia le chitarre eseguono inoltre 4 brani della tradizione irlandese come "Shenandoah", "Will You Go", "Danny Boy" e "The Mason's Apron", assolutamente un brano da ascoltare!

Questo è l'album dei Thin Lizzy che più mi emoziona, lo preferisco addirittura a quel Jailbreak che li ha resi famosi, ogni amante della buona musica rock dovrebbe possederlo, a buon intenditor...

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