Sembra proprio che Mr. Thom Yorke ci stia prendendo la mano. The Eraser da me è stato usato come "disco dell' estate" (anche se proprio non sembra così solare ed adatto allo scopo), rimanendo nel mio lettore a lungo, avrei voluto tanto scriverci una recensione ma "chi tardi arriva male alloggia"…
Ora, qualche mese fa, cosa vengo a scoprire? Che il signorino di Oxford vuole pubblicare una bella raccolta di B-side, e che udite udite, uscirà solamente nel sol levante! La raccolta è stata pubblicata e diciamo, per assurdo, così, che sono andato in Giappone a prenderla, và! Pure per rendere più interessante la recensione. Bene, quindi, sono tornato ed eccomi quà che recensisco l'album.
Così mentre un sacco di gente ha recensito The Eraser, io recensisco la novità direttamente dal Giappone.
The Eraser a grandi linee potrebbe essere considerato da me, positivamente parlando, una continuazione di Kid A, ma qui non si tratta di un fratello o un cugino "scemo", come a suo tempo fu considerato il fantastico Amnesiac (album dei Radiohead del 2001, ndr.) ma una specie di Bambino A spoglio, e se mi concedete un espressione più lugubre, uno scheletro del bambino A. Praticamente, è come se i Radiohead avessero lasciato solo il nano di Oxford in una stanza e lui, desideroso di far sapere alla gente cosa sa fare e sicuramente cercando di calmare gli animi infuocati dei tanti fan dei Radiohead che aspettano loro segni di vita da più di 3 anni, avesse preso un bloc-notes e laptop e si fosse messo a lavoro. Il lavoro (The eraser) è stato ben accolto ed è riuscito alla perfezione.
Ora questo EP non è niente di più, niente di meno, è praticamente la stessa musica che trovate (forse però con qualche passo falso) in The Eraser.
21 minuti di pura musica elettronica divise in 5 canzoni tra cui un remix. La copertina non è altro che un riciclo del booklet cartonato del "Cancellatore" fatto in negativo blu/nero. "The Drunkk Machine" apre le danze, e il buongiorno sembra ottimo dal mattino, la canzone è bella, particolarmente affascinante, crepuscolare, la voce di Thom è meccanica, fredda ma come al solito rotonda nei suoni che emette e i loop schizzano come impazziti dalle casse. La seconda mantiene il tenore iniziale, mi riferisco ad "A rat's nest", qui la voce assume un aspetto decadente e malinconico, la melodia sembra meno schizzata, ricorda a tratti una "Skip Divided" più lenta, la canzone continua così, sembra che voglia esplodere, ma la miccia una volta consumata non trova l'esplosivo.
La terza non è niente male e qui cominci a pensare che forse ne sia valsa la pena: "Jetstream" parte coi loop raddoppiati rispetto all'apri-pista, la voce di Thom da meccanica/crepuscolare a malinconica/decadente qui assume un aspetto veloce/schizzoide. Queste tre canzoni potrebbero essere l'ideale colonna sonora per un film dell'orrore, potrebbero fare da sfondo alle scene di un efferato omicidio.
Ma il "passo falso" che ho accennato inizialmente è dietro l'angolo e per quanto mi riguarda il remix (che pure ho accennato proprio all' inizio) di… udite udite (o leggete, leggete) miei pazienti lettori, di "Harrodown Hill" e praticamente inutile. Non so a che serva un remix di una canzone che nell'album era forse la più orecchiabile, radio-friendly. E non so cosa serve allungarla fino ai 7 minuti, risultando lunga e noiosa. Inutile. Come inutile è anche l'ultima, che di particolare ha solo il titolo, "Iluvya" che non è altro che un orgia elettronica di suoni, senza capo ne coda, senza un melodia che ne possa uscire fuori.
Sicuramente non è da bocciare o da buttare questo "Spitting Feathers EP", ma è inutile gridare al capolavoro secondo me. Riservato solamente ai curiosoni e ai fan incalliti. Se non vi è piaciuto The Eraser, lasciate perdere! Poi se vi trovate in Giappone, perchè no… ACCATTATAVILL'!!!
Finisco con un appello a Mr. Yorke: Che ne dice, Mr. Yorke, se iniziamo a fare qualcosa di concreto con i Radiohead e mettiamo da parte per un pò la carriera solista ?
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