Thomas Morgan Robertson si guadagnò ben presto il soprannome di "Dolby" per via della sua passione riguardo le tecniche di registrazione.
Attualmente Dolby è proprietario della Beatnik, una società che si occupa di tecniche audio, e che ultimamente ha firmato prestigiose collaborazioni con grandi colossi internazionali.
Ma quest'inglese genialoide ha avuto anche un passato come compositore di synth-pop. Esordisce nel 1982 con quest'album dalla copertina insolita, che pare la locandina di un film di fantascienza (anche le grafiche dei suoi futuri lavori riprenderanno questo vezzo).
Dolby si rinchiude a casa col suo arsenale di sintetizzatori e forgia un ballabile funk-elettronico, col gusto per l'arrangiamento iper-curato, e dal sapore particolare per via di un melodismo che si fa a volte epico a volte futurista. In particolar modo Dolby sembra attingere alla tradizione delle colonne sonore per films di serie B, ed alle sigle televisive dei cartoni. Insomma un sapore da "scienziato pazzo" che si gusta subito una volta fatto girare il disco.
"She Blinded Me With Science" fu il singolo che gli regalò una discreta popolarità, col suo funk speziato da orientalismi elettronici. Ma già il power-pop di "Radio Silence" evidenzia l'aspetto ludico del suo lavoro, con tanto di voci di robot in corto circuito. La lenta "Airwaves" lo vede invece nei panni del cantautore atmosferico, mentre la successiva "Flying North" si leva su di un ritmo frenetico di drum-machine che accompagna la voce carica di eco di Dolby, impegnata a duettare con un giro di tastiere di immediata presa. Senza dubbio si tratta di musica da ballo ben architettata, certosinamente limata e rifinita, con un suono "plasticoso" tipico di molte produzioni '80.
L' irresistibile balletto di "Europa And The Pirate Twins" sembra una versione meno seriosa del John Foxx di Metamatic, mentre la filtratissima voce in lontananza che introduce "One Of Our Submarines" dà il benvenuto ad una melodia crepuscolare ed obliqua, sempre incalzata da un ritmo techno-pop.
Circondato da collaboratori di pregio come Lene Lovich ed Andy Partridge degli XTC, Dolby riuscì con "The Golden Age Of Wireless" a sdoganare il synth-pop dai gruppi patinati spesso creati a tavolino, rispolverando la figura di compositore "at home" che tanta fortuna avrà negli anni novanta sia nella scena house (si pensi ad Homework dei Daft Punk) che in quella low-fi americana.
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