Ultimamente, devo dire per fortuna, sembra esserci anche in Italia un certo interesse per la figura di Thomas Ligotti . Così, a distanza di qualche anno dalla pubblicazione de I canti di un sognatore morto da parte di Elara, sono stati editi a breve distanza di tempo Lo scriba macabro sempre per lo stesso editore e Teatro Grottesco da parte de Il Saggiatore. Ora sempre Il Saggiatore rende disponibile il lungo saggio filosofico La cospirazione contro la razza umana, sorta di bibbia profetico-esistenziale di Ligotti.
Si è parlato molto di come la serie tv True Detective abbia contribuito a procurare una certa notorietà allo scrittore americano ma, in realtà, l’influenza della sua “visione” esistenziale nell’economia di “True Detective” si limitava a qualche dialogo che sembrava preso di peso proprio dal presente “La cospirazione contro la razza umana”. In ogni caso a noi come lettori non può che far piacere il fatto che questo abbia invogliato Il Saggiatore a proporre anche questa controversa opera, di sicuro molto cerebrale e di non facile fruibilità in confronto persino ai racconti.
Thomas Ligotti è un vero e proprio teorico del racconto dell’orrore soprannaturale e le sue storie poggiano su solide basi filosofiche: tutto questo è palesemente confermato da La cospirazione contro la razza umana. Si è parlato spesso di come Ligotti sia l’erede designato di Poe e Lovecraft, una considerazione da ritenere, a mio avviso, vera solo in parte.
Per sua stessa ammissione sono molte le sue influenze come quella, non secondaria, di uno scrittore come l’austriaco Thomas Bernhard: ma dalla lettura del libro in oggetto si evince come siano molto importanti come fonti di ispirazione, per comprendere la sua produzione, filosofi pessimisti come il tedesco Schopenhauer e l’oscuro norvegese Peter Wessell Zapffe (1899-1990). In particolare quest’ultimo si rivela, con la sua opera L’ultimo Messia, autore decisivo nel plasmare la sua “visione” delle cose. Zapffe in pratica individua come l’umanità abbia sviluppato, nel corso del tempo, un surplus di coscienza: questa condizione porta a una serie di domande di tipo esistenziale da parte dell’uomo a cui non è possibile trovare risposta e questo è fonte inevitabile di infelicità.
Per sfuggire a questo paradosso che porterebbe, secondo il filosofo norvegese, alla follia e alla conseguente estinzione della nostra specie, l’uomo è riuscito a trovare delle contromisure per sopravvivere che vengono da lui definite in 4 strategie ‘cospirative’ per salvarci denominate ‘isolamento’, ‘ancoraggio’, ‘distrazione’ e ‘sublimazione’.
Ho trovato poi molto interessante il capitolo finale intitolato Autopsia su una marionetta: un’anatomia del soprannaturale in cui Ligotti mette in luce come autori come Poe e Lovecraft siano ancora oggi da considerare piu’ moderni in confronto alla narrativa horror attuale ancorata spesso a schemi consolatori in cui si confrontano il Bene e il Male: da manuale in queso senso il confronto che viene fatto tra L’esorcista di William Peter Blatty” e Il caso di Charles Dexter World del solitario di Providence.
La cospirazione contro la razza umana si rivela, nel complesso, un testo di assoluto interesse anche se, a tratti, fin troppo cerebrale e può essere letto come un vero e proprio manuale di sopravvivenza.
Thomas Ligotti “La cospirazione contro la razza umana” – ilSaggiatore – 210 pagine – Euro 22,00 – 2016
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