Dopo l'uscita di scena di gruppi come At The Drive-In e Fugazi (non ancora ufficialmente sciolti) il filone Post-Hardcore/Emocore è naufragato rovinosamente. In questo disastro, i californiani Thrice sono tra i pochissimi gruppi a salvarsi, e lo fanno in grande stile.

7 album, ognuno diverso dal precedente, particolari e riuscitissimi, il 20 Settembre prossimo uscirà l'ottavo e nessuno ha idea di cosa aspettarsi, ci si aspetta solo che sia un ottimo disco esattamente come i precedenti. Ma facciamo un salto indietro nel tempo fino al 2001, anno del loro LP di debutto intitolato "Identity Crisis". Si comincia dalla Title Track "Identity Crisis", la qualità audio non è eccelsa ma non importa, perchè la prima traccia è già un ottima grazie anche a un ottimo riff di introduzione che rimane subito in testa , le schitarrate finiscono lasciando spazio ai primi, rilassati 30 secondi di "Phoenix Ignition" che poi parte a razzo aggredendo i timpani in modo impeccabile seppur con una discreta melodia, "In Your Hands" che si apre con un dolce arpeggio conservando la sua dolce melodia anche nelle parti più movimentate chiude un trio d'apertra già micidiale. In tutto il disco ci accompagna un ottima batteria, molto veloce dai sapori Hardcore New School, i in alcuni pezzi i riff ricordano band come gli At The Drive-In come in "Ultra Blue" in altre sono veloci e melodici in stile Melodic Hardcore come in "As The Ruin Falls", la band riesce comunque a essere originale mettendo del suo in pezzi come questi. Il notevole trio d'apertura viene egualiato in quello di chiusura dove troviamo "Unquestioned Answers" dove convivono in simbiosi melodia e velocità, "Under Par" che alterna di nuovo riuscite parti rallentate ad esplosioni di energia e "T & C" dove figura un ottimo assolo di chitarra.

In questo disco non troviamo la sperimentazione dei successivi e la produzione non è memorabile ma all'epoca i Thrice c'erano già tutti.

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