I Thrice chiudono il cerchio. E che classe, signori.
"Air & Water", la seconda parte del concept "The Alchemy Index", propone nuove ed interessanti evoluzioni nel suono dei quattro di Orange County. "Broken Lungs" apre le danze di "Air". Canzone dedicata all'attacco terroristico alle Torri Gemelli, "A fire burns beneath Manhattan, Still we breathe with broken lungs", mostra un incedere tipicamente rock dai toni pacati, ma che esplode rabbiosamente con un finale da pelle d'oca "We want answers, Scream from the roofs, We want justice, We want the truth".
"The Sky Is Falling" continua il discorso con pathos ed energia. Il suono è molto vicino a "Between The End And Where We Lie" di "Vheissu" e mostra la non comune capacità dei Thrice di saperci fare con vari generi, senza però snaturare il tipico tocco che li ha da sempre contraddistinti. Dustin Kensrue raggiunge sicuramente la propria punta massima nell'interpretazione di "Daedalus", degna continuazione di "The Melting Point Of Wax", presente in "The Artist In The Ambulance". "Air" si conclude con "Silver Wings", sonetto soave ed incantevole.
Qualcuno avrà probabilmente dato un ascolto al progetto solista di Dustin Kensrue. Ecco, "Earth" ripropone lo schema blues e country di "Please Come Home", con alcune modifiche, ovviamente. "Come All You Weary", primo singolo e video, potrebbe introdurvi al dischetto in questione. Arrangiamenti country e camicie a quadri di flanella per un suono caldo, armonioso e avvolgente. Forse il pezzo migliore dell'intero lavoro.
Tra le novità apportate alla discografia dei Thrice possiamo inserire la cover dei Frodus "The Earth Isn't Humming", che nonostante si sposi alla perfezione con il tema della terra, non mi ha convinto del tutto, forse per l'eccessiva ripetitività delle strofe. Poco male, perchè i nostri si riprendono subito, chiudendo in bellezza con il sonetto "Child Of Dust". Epico.
La produzione "casalinga" del chitarrista Teppei Teranishi conferisce al suono delle vibrazioni reali, lontane dalle produzioni plasticose che ci hanno abituato molti gruppi americani e non solo. Nonostante questa seconda parte sia meno d'impatto rispetto alla prima, la qualità delle composizioni è indiscutibile.
Così i Thrice ci salutano. "Beggars", la nuova fatica discografica è alle porte. Con cosa ci stupiranno ancora? Per fortuna il 13 Ottobre è vicino.
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