Non puoi parlare di ciò che non conosci, meno che mai puoi farlo coi Throbbing Gristle.
Pornografi dell'arte, espliciti e feroci dissacratori del classicismo del rock: è impossibile riuscire a comprendere "a parole" l'oscura malinconia e la sfrontata provocazione di questi quattro autentici feticisti del suono.
Questa produzione del 1977, registrata in parte live, propone un suono che ha smesso di diventare musica, o meglio che musica non è mai stato, e che anzi sembra volerla demolire dalle fondamenta, prediligendo la comunicazione nuda e cruda alla perfetta tonalità e consonanza.
Tutto (o quasi) è improvvisato, generato dalle orbite del caos, in modo assolutamente inafferrabile. Per giunta, il libretto originale comprendeva un questionario domande come "What is your greatest ambition?" o "Do you have a very special obsession/fetish?"(!), il che rende l'idea di come i nostri abbiano dato priorità a cosa esprimere rispetto al modo in cui farlo.
Necessario dirlo, la "musica(?) della fabbrica della morte" non può essere semplicemente definita con un abusato "terrorismo sonoro": è vero, qui ascolterete sirene, nastri al contrario, rimbombi, urla.
Ma il caos prende una forma, i GT scattano un'istantanea di ciò che accade nel mondo moderno, sovrapponendo e miscelando i risultati fino a cercare la pura degenerazione. Il coraggio di andare in una direzione forse nota a qualcuno, ma che nessuno (o pochissimi) hanno avuto il coraggio di intraprendere fino in fondo. E, arrivati laggiù, i GT fanno implodere il tutto, comprimendolo in 3 tracce suddivise disorganicamente, oltre alla splendida ed alienante "After Cease To Exist". Quest'ultima, forse il miglior brano del CD, presenta gli incubi sonori del tastierista Chris Carter e della chitarrista Christine Carol Newby ("Cosey Fanny Tutti"!) la quale irrompe in alcuni momenti in un brano che procede, inesorabile, per oltre 20 minuti, mentre è possibile sentire in sottofondo la voce malata di un autentico omicida.
Consiglio di procurarsi la versione comprendente anche i singoli "United" e "Zyclon B Zombie", e magari fare iniziare il proprio "delirio" da qui. La prima è un folle esperimento elettronico che sembra volere esprimere, mediante un ritmo "orecchiabile", un rapporto di simbiosi delirante ("United United, You become me, And I becomy you, She is she, And she is you too"), la seconda racconta furiosamente i pensieri di una donna che sta per essere uccisa dal famigerato gas, mentre la propria rabbia lo porta verso un sentimento di smarrimento ed alienazione totale.
Carico i commenti... con calma