Già nel lontano '94 2pac era ormai considerato una vera e propria forza del rap made-in-cali, non era ancora al livello di idolo delle masse che otterrà più avanti con la Death Row, ma con alle spalle due album di successo e discussi persino dal governo, più due film uno dei quali (Poetic Justice) riscosse un successo più che discreto, di sicuro un nome se lo era fatto.
Tupac torna in studio di registrazione stavolta con un gruppo alle spalle, i Thug Life (Mopreme, Rated R, Big Syke, & Macadoshis) e dalle sessioni di registrazione nascono una ventina di canzoni, la demo con le canzoni viene mandata all'Interscope che rifiuta Notorious B.I.G. che doveva essere un membro del gruppo, e screma il disco fino ad arrivare alle sole dieci canzoni che faranno parte dell'album. Non bisogna farsi ingannare però dall'esiguo numero di canzoni, infatti "Thug Life Volume 1" è un'album con le palle, esce nel mercato main-stream con un sound underground e tratta tematiche che fanno storcere il naso a più della metà degli americani.
Tupac, ovviamente, è il pioniere del gruppo, ma anche gli altri non sono da meno. È in canzone lente e profonde come Pour Out A Little Liquor, Bury Me A G (campione di un pezzo soul degli Isley) e la famosa How Long Will They Mourn Me? Con Nate Dogg che tirano fuori il meglio. Pur essendo della California il disco non suona G-Funk, è come un punto di incontro tra il sound della West Coast e quello della East. Come già detto sopra il disco suona molto Underground, e per questo non fu molto considerato dai media al tempo, riscosse il suo meritato successo solo dopo la sparatoria che coinvolse 2pac qualche mese dopo l'uscita del disco.
L'album apre con Bury Me A G un campionamento di un vecchio pezzo soul come detto sopra, prosegue con un pezzo che vede la mancanza di 2pac ma non ne risente: Don't Get It Twisted, è il turno poi di Shit Don't Stop un pezzo hip-hop dalle venature funky, poi uno dei classici presenti nel disco, Pour Out A Little Liquor che vede 2pac solo affrontare la tematica dell perdita di una persona cara, seguono altri tre classici uno dopo l'altro: Stay True, un pezzo da ascoltare in macchina, How Long Will They Mourn Me con Nate Dogg emozionante come poche altre, e infine Under Pressure una traccia da strada con un beat aggressivo sul quale si alternano Tupac e Stretch.
Street Fame paga l'assenza di Tupac, non fa schifo ma non brilla neanche, un pezzo mediocre. Dopo Cradle To The Grave, il pezzo più famoso dell'album, tocca a Str8 Ballin che chiude il disco ed è la traccia migliore dello stesso, il pezzo vede 2pac chiudere il disco con una traccia tutta sua senza il resto del gruppo.
Non sarà un Makaveli, un Me Against The World, un All Eyez On Me, ma "Thug Life: Volume 1" è l'album, a mio parere, più vero che 2pac abbia mai fatto.
Carico i commenti... con calma