Questo ragazzo ha classe da vendere, ma non ce lo fa assolutamente pesare, restando quasi in penombra e lasciando che sia il suo talento a parlare. Nel 2003 esce, nell'ambito della celeberrima collana di mix album edita dall'etichetta K7, il suo "DJ Kicks", e sono in molti a stupirsi. In realtà il canadese Tiga si era già costruito una solida fama underground come dj e produttore, e questo disco è stata la sua definitiva consacrazione.

Questo "Dj Kicks" rappresenta bene il caleidoscopico immaginario di questo artista (sì, perchè anche un dj può essere considerato artista...): electro pop anni 80, techno anni 90, acid house e tanto, tanto glamour, tutto sapientemente mixato con gusto, bravura ed eleganza. Il rischio di compilation come questa è quello di cadere nel pacchiano o, ancor peggio, nel maranza, ma fortunatamente i pezzi selezionati da Tiga sono parecchio ricercati e particolari ed hanno un senso proprio anche se ascoltati al di fuori del contesto della discoteca. Sono presenti due suoi bellissimi pezzi ("Dying In Beauty" e "Man Hrdina"), a conferma della sua abilità di producer, e un suo remix di "Madame Hollywood" di Felix Da Housecat (remix chiamato "Mister Hollywood", che più che un remix è una cover visto che Tiga canta, in puro stile Marc Almond...); tra gli altri segnalo la superba "The Biggest Fan" dei Martini Bros (electro pop in stile Talk Talk prima maniera!), "Radio Jolly" degli italianissimi Jolly Music e "You" degli anch'essi italiani Tutto Matto.

Oltre alla qualità dei pezzi, a far la differenza è l'abilità tecnica di Tiga, che, dosando alla perfezione l'effettistica, riesce a confezionare un prodotto coi fiocchi. Vivamente consigliato, anche a chi ha sempre visto la dance come il fumo negli occhi. 4 e forse qualcosina di più, diciamo 4+, dedicato a chiunque abbia dei preconcetti.

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