Una cagata pazzesca.

Tim Burton è (stato) un genio. Non c'è bisogno di ricordare i fasti di inizio carriera. Ma da quanto tempo non sforna un film degno di nota?
Forse da Big Fish se siamo proprio di manica larga.

Il resto è penuria di idee. Una deriva inarrestabile che ultimamente sembra coinvolgere anche altri autori. Chi scrive non ha ancora perdonato a Terry Gilliam i criticabili "Fratelli Grimm" e l'ultimo "Parnassus".
In quel caso però le due ciofeche d'autore erano intervallate dallo splendido "Tideland". Terry ha ancora credito.

Ma parliamo di Alice.

Il film si distacca dal racconto di Carroll, e questo non sarebbe di per sè un problema, se la sceneggiatura fosse coraggiosa e pungente. Il problema è che non esiste proprio: la trama non cattura, i dialoghi superflui. L'emozione, va da sè, non nasce mai.

La caratterizzazione dei personaggi e l'abilità recitativa degli attori dovrebbero risentire dell'influsso positivo di un grande regista. Le macchiette di Burton non ci provano nemmeno. Non una figura da ricordare in questo coro di macchiette mielose e senza particolari utilità nello svolgersi dell'azione.
Ogni paragone con qualsiasi personaggio del cartone di 50 anni fa è perdente.

Questo è fantasy di serie b.
La nostalgia che proviamo nel pensare ai veri fantasy anni '80, da "Ritorno al Futuro" a "Ladyhawke" è tanta all'uscita del cinema.
Specialmente quando prima del film parte il trailer di un'altra cagata 3D in uscita che prelude fin dai primi frame la devastazione di un altro capolavoro: "Tron".

Agli adoratori di questo regista, che comunque resteranno tali, chiedo una cosa:
Che cosa ricorderete di questo film?

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