«Quest'anno per salvare la Terra saranno nazi vostri!» Ecco la tagline epicamente trash (e dal lessico un tantino zoppicante) che annuncia la 'trionfale' uscita di Iron Sky, squinternato film di fantedemenza partorito da sceneggiatori sotto l'evidente effetto di piante psicotrope.
Il regista Timo Vuorensola, che nonostante il simpatico cognome non è brianzolo ma finnico, ci regala in effetti un filmbrutto vispo e spassoso, farcito di caustica ironia e satira mica troppo velata. La trama parte già con una situazione balorda e fuori di testa quanto basta, un grottesco mix tra Red Alert e un qualsiasi fumetto/videogame steampunk a caso. Ovvero: i Nazisti, bastonati nel '45, sono tutt'altro che spariti; si sono trasferiti, a mezzo dei loro retrofuturibili ufo a gasolio (chiedete a Giacobbo di cosa si tratta..) sulla Luna, o meglio, on the dark side of the moon! E lì meditano vendetta, propugnando i fottuti ideali della razza ariana e assemblando apparentemente dal nulla fortezze, miniere e astronavi da combattimento grosse così. Non che sulla Terra del 2018 le cose vadano meglio: la Presidente uscente degli Stati Uniti, invasata e nevrotica sosia di Sara Palin, le inventa tutte pur di farsi rieleggere, coadiuvata anche dalla sua fedele collaboratrice ninfomane. Ed ecco che l'arrivo inaspettato dei nazisti darà una svolta assurda ed esilarante alla campagna elettorale...
Ho parlato di filmbrutto perchè il tasso di approssimazione cinematografica è ragguardevole; la sceneggiatura per esempio spesso gira a vuoto e fa più acqua della corazzata Bismarck. Gli effetti speciali funzionano sì e no: a volte davvero sorprendenti (visto il budget di soli 7,5 milioni di dollari), altre volte insostenibilmente posticci. Le ambientazioni lunari infine sono decisamente poco plausibili e in generale il film è un po' tirato via. Ma tutto ciò passa in secondo piano se consideriamo la verve comica dei personaggi e delle improbabili situazioni che li vedono protagonisti.
Come già anticipato, Vuorensola dà il meglio di sé sul piano satirico e per riuscirci non si fa mancare niente: notevole la parodia di una campagna elettorale che scimmiotta la retorica e l'iconografia hitleriana, come pure la rappresentazione delle Nazioni Unite come un branco di bambini. In questo senso la scena della scazzottata finale è semplicemente epica. Epica come la battaglia spaziale durante la quale si scopre che la MIR è stata trasformata in un cannone orbitale (!) mentre la colossale astronave nazi Götterdämmerung prende il volo controllata niente meno che da un iPad (!!) e gli USA guidano la riscossa a bordo del vascello 'da esplorazione' (ovviamente armato fino ai denti) George W. Bush...
In definitiva spacconate e situazioni sopra le righe si susseguono a catena, peraltro ben servite da un'efficace squadra di attori, tra cui la biondina idealista (e bellissima) Julia Dietze, lo spietato gerarca Götz Otto, già visto ne La Caduta, la giunonica Peta Sergeant, senza dimenticare Udo Kier che con la sua faccia da svalvolato interpreta il nuovo Fuhrer.
Il regista comunque non si limita ai toni farseschi e cazzari, perchè il film è girato molto bene e ricco di trovate brillanti. Timo fra l'altro sfodera e sfrutta abilmente numerose citazioni cinematografiche e storiche, alcune delle quali veramente ben riuscite e centrate in pieno. E dopo una scoppiettante orgia di demenza e fantapolitica propone un finale a dir poco sorprendete, spiazzante nella sua amarezza e che volendo ha pure diverse interpretazioni. Una delle quali è che forse, nella storia dell'umanità, il male assoluto non esiste e che anche senza il cancro nazista la Terra è perfettamente capace di rovinarsi da sé.
Messaggi pseudo-pacifisti o pessimistici a parte, Iron Sky rappresenta una visione piacevole, un prodotto indipendente che sfrutta, in minima parte, anche capitali e idee proposti dagli appassionati e dai fan del regista. E' un film che può benissimo non piacere (tutto sommato è una vera boiata..) ma che innegabilmente: A- regala un divertimento che il cinema hollywoodiano a 5 stelle non è più in grado di fornire da tempo immemore; B- rispolvera l'indole meravigliosamente mediocre di certi filmbrutti storici che ormai sembrano storia antica. Che piaccia o meno, Iron Sky è un piccolo cult, una visione caustica, cinica e spesso sagace di uno dei what if più assurdi e originali che mi sia mai capitato di sentire.
E poi alla fine non è poi così male vedere i nazisti presi (di nuovo) a calci nelle palle e gli yankee fare una figura di merda, no?
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