"Viaggio senza vento" è un "concept album"

Ritengo di non esagerare se dico che possa essere uno dei migliori lavori italiani degli anni '90.

Il disco sviluppa la storia di un ragazzo che conosce dapprima la droga (come via di fuga) poi dopo aver trascorso un periodo indefinito in un istituto correttivo trova con successo la libertà e fugge appunto dalla sua terra (Lombardia), dalla monotonia, dal qualunquismo, dalla società "moderna" in cui non si riconosce più. Parte per una terra orientale e prova, attraverso varie esperienze di vita a ritrovare se stesso i propri sentimenti la propria personalità.

Non si può parlare di Hits o pezzi particolarmente interessanti perché ogni canzone rimanda a quella successiva; comunque, per dovere di cronaca, l'iniziale "Senza vento" e "Sangue impazzito" fecero abbastanza scalpore e successo. I bresciani, capitanati da Omar Pedrini venivano da un recente passato fatto di musica romantica stile '80; questo album li trova cresciuti e adulti, ed è probabilmente insieme all'uscita successiva ("2020 Speedball"), l'apice della produzione del gruppo.

Da segnalare l'interpretazione vocale di Francesco Renga, voce solista.

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