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Ognuna delle cinque volte che ho assistito ad un concerto del trombettista Tom Harrell ho avuto la riprova che la musica è qualcosa di straordinario. Immaginate uno spilungone impacciato che con le braccia conserte è accompagnato da qualche assistente sul palco, perché altrimenti non lo troverebbe. E ora sforzatevi di vederlo mettere lo strumento alle labbra e diventare un'altra persona: sicuro, convinto del suo valore, un capogruppo autorevole nonostante la schizofrenia che lo dilania da quando era molto giovane.
Ma è forse questo che gli ha permesso di acquisire un'espressività musicale straordinaria che gli dà anche coraggio. Avrebbe potuto, come tanti altri colleghi, rifugiarsi in collaudati standards ai quali il suo meraviglioso fraseggio avrebbe dato rinnovato splendore. Invece nei suoi dischi con la Contemporary Records, "Stories" e il meravigliosamente melodico "Sail Away", Tom accetta di giocarsi la partita sul piano compositivo e nel 1990 va ancora oltre con "Form", confezionando la sua prova di maturità con un disco tanto bello quanto antispettacolare e anticonvenzionale. Per questo si circonda di assoluti campioni del jazz contemporaneo: Joe Lovano al sax, Charlie Haden al basso e Paul Motian alla batteria. Con loro l'ancor giovane pianista panamense Danilo Perez che si rivela al pubblico jazz.
Sei splendidi brani che lasciano a bocca aperta l'appassionato chiamato a sua volta ad una prova di maturità, richiedendogli competenza per dipanare il complesso svolgersi armonico di una suite come "January Springs", sospesa tra lirismo e tecnica strumentale. Il soffice tappeto sonoro steso dai "comprimari " di lusso non fa altro che esaltare la padronanza dello strumento e la finezza dei fraseggi da parte di Harrell. Il dinamismo di brani come "Brazilian Song" (Danilo Perez in evidenza) e "Rhythm Form" (con un grande Lovano al sax tenore) stemperano quell'atmosfera che richiede la massima attenzione dell'ascoltatore e in sostanza è un disco da consigliare a tutti gli amanti del jazz contemporaneo. Perché è difficile trovare di meglio.
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