Cosa ci si aspetta da un Re? No, dico, proprio il minimo sindacale?
Quantomeno che sappia mettere le parole una in fila all'altra senza tartagliare, che sappia parlare al suo popolo...

Questo é il grosso problema del principe Alberto, duca di York, visto che é balbuziente (non vi anticipo nulla che non si scopra nel 1° minuto di film) e che vive gli anni del boom della radio.
Per porre fine a questo suo invalidante handicap, il Principe (futuro Re?) si affida allo stravagante sig. Logue, dopo il fallimento dell'ennesimo logopedista "qualificato".
Il film parla di questi due individui cosi diversi per ceto e carattere e dell'evoluzione del loro rapporto sullo sfondo di un Inghilterra degli anni '30. I fatti sono realmente accaduti.

Il regista ci concede quasi due ore di pellicola, ma ogni minuto é necessario. Necessario a descrivere le debolezze, i tic, gli errori e la forza che caratterizzano la complessità dei protagonisti di questo film, dandone credibilità ed umanità. Le lunghe pause nei dialoghi sono funzionali a darne il giusto respiro e senso.
Così ci si ritroverà facilmente ad essere commossi, divertiti, arrabbiati, incuriositi... ...insomma in una parola, coinvolti.

Passiamo agli attori: Colin Firth ci regala la sua performance migliore (gli é valsa un Golden Globe ed un Oscar): con molta sensibilità sa mostrare tutte le sfaccettature del protagonista nei suoi molteplici ruoli: figura istituzionale, figlio, padre, amico, fratello ma anche bambino (bella la scena del modellino dell'aereo). Geoffrey Rush ha dato vita ad un personaggio semplice ed anticonformista al punto giusto, impossibile resistergli. Poi é' sempre un piacere rivedere Guy Pearce, che interpreta il fratello maggiore del principe, fragile e vizioso. Per chi non si ricordasse di lui, era il protagonista di Memento. Un pò troppo sopra le righe sia il Churchill di Timothy Spall, noto al grande pubblico per aver impersonato il "Peter Minus" della saga potteriana, sia Helena Bonham Carter che interpreta la moglie del protagonista, a volte mi sembra che reciti col "freno a mano" una parte un pò troppo "calma" per lei... Ma rimaniamo comunque ad altissimi livelli.

Per il resto... Ricostruzione storica molto attendibile, bellissima la fotografia specie nella prima parte della pellicola. Insomma un film consigliato purché si vada a vederlo con l'idea di "gustarsi" il film anche nei particolari, senza aver troppa fretta di sapere come va a finire.

A chi possa interessare il film é stato premiato con 12 nomination agli Oscar cui sono seguite le 4 statuette per miglior Regia, Film, Attore protagonista, sceneggiatura originale.

Dalla mia prima recensione vi auguro una buona visione.

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