Ho scoperto questo libro, e di conseguenza Tom Perrotta, casualmente.
Un articolino su RollingStone lo definiva nientemeno che "un Cechov americano".
In questi casi, per quanto ghiotta la definizione, occorre sempre verificare di persona.

"L'Insegnante Di Astinenza Sessuale" è il terzo libro uscito in Italia ad opera di Tom Perrotta (1961) scrittore e sceneggiatore americano.
Edito in America nel 2007, tra i migliori libri di quell'anno secondo il New York Times, e pubblicato dalla E/O nel 2008 qui in Italia.

Occorre prima di tutto chiarire un equivoco. Alcuni lettori, stando a quanto ho visto online, si lamentano del fatto che la storia non è originale e un pò prolissa, "non decolla".
Molte recensioni riassumono la vicenda partendo dall'incipit: quando, rispondendo ad un'alunna che definisce il sesso orale una pratica disgustosa, Ruth, la protagonista, sostiene che c'è a chi piace.
Le viene allora affiancata  una seguace della chiesa cristiano-evangelica, per preparare gli alunni ai pericoli del sesso pre-matrimoniale.
Da qui  lo svolgersi della vicenda trattando di: minoranze sessuali, scontro generazionale e società del benessere.
E' naturale quindi che molti si aspettassero una vicenda incentrata su colpi di scena e scontri ideologici.
Ma l'equivoco sta nel pensare che questo spannung faccia parte della narrazione, perchè così non è, fa parte invece della vita di Ruth.
Tom Perrotta infatti inizia il suo quinto romanzo da questo fatto, seguendo l'evolversi umano e emotivo dell'insegnante Ruth e di Tim, i due principali protagonisti.

La storia riguarda loro, non la comunità.

Insegnante di educazione sessuale lei, ex consumatore di stupefacenti seguace dei Grateful Dead prima e della chiesa poi, lui.
Sullo sfondo dell'America provinciale, che ormai abbiamo imparto ad identificare, l'assenza di comunicazione tra la società più liberal e quella più religiosa.
Ci sono: Padre Dennis del "Tabernacolo della verità", setta costruita sulla base di dati raccolti da Perrotta, l'ex moglie di Tim, la sua attuale fidanzata, le figlie di Ruth e altri personaggi più o meno secondari.

I  meriti di questo romanzo sono di regalare una lettura scorrevole e piacevole, scritta con competenza,  parlando di un tema di forte attualità.
Qui in Italia la situazione è un pò differente, ma ciò che conta non è la pietra dello scandalo, ma più che altro le parti chiamate in causa: laici e religiosi.
Sia per il crocifisso, sia per il burqa, il confronto/scontro è sempre dietro l'angolo.
Ed è in questo aspetto che Perrotta dimostra le sue capacità.
Elegantemente, senza voler contaminare il quadro con la sua opinione, senza cercare di offrie riflessioni scontate o banali, ci mostra volta per volta ogni aspetto dei suoi personaggi.
Non cede mai alla tentazione di liquidare con ironia qualcuno: sgradevole soluzione di tanti autori.
Perrotta riesce a dare dignità a tutti i suoi personaggi, rendendoli autonomi e credibili, facendo avanti e indietro nelle loro vite.
Credibili nel senso che sono molto più che macchiette finalizzate al nostro intrattenimento, con loro, ci si può confrontare.
Ad un certo punto dovremo domandarci che avremmo fatto al loro posto, se ci stanno simpatici o no, che pensiamo della loro posizione.

Un bel libro in poche parole, che non regala risposte ma che merita di essere letto.
In nuce, Tom Perrotta è il "Cechov americano"?
No purtroppo, però,  gli va riconosciuta l'onestà di ritrarre senza pregiudizi le differenze culturali della sua epoca e del suo paese.
Caratteristica che non è di molti.

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