"15 titoli brevi e secchi come il suono di un legnetto sul coperchio di un bidone abbandonato di una favelas brasilana"

Tropicalismo "povero", nuove sonorità e tanta voglia di stupire nel percorso artistico di questo anomalo musicista brasiliano, scoperto già maturo e quasi per caso dal David Byrne di una quindicina di anni fa. Le sue storielle, i suoi piccoli calembour ricchi di invenzioni ritmiche ed estrosità al limite del genio, hanno fatto gridare al miracolo tutti quelli che etichettavano la musica brasiliana come qualcosa di "stanco e seduto" con poco da dire o ancor meno da aggiungere. E il nostro stupisce e spiazza tutti senza effetti speciali, testi originalissimi o produzioni iper tronfie, nooo, troppo facile.

Tom Zé ci fa una canzone per chitarra e voce dove il ritmo si inceppa e va in levare ("Ma"), usa dei coretti improbabili su canzoncine esili esili che si rivelano maledettamente orecchiabili e spiazzanti ("O riso e o faca") o come la folgorante "Toc" scarna e sincopata tra raegge, ritmi sincopati e sonorità molto vicine ai Talking Heads (guarda caso!). Si diverte con lo strano samba sghembo in levare di "To" (notare i titoli sempre corti, quasi da fumetto, quasi il suono di un legnetto sul coperchio di un bidone di una favelas) o con la scherzosa "Um 'Oh!' E Um 'Ah!" dal sapore messicano anni '50. Passa con nonchalance dalla canzoncina di "Ul (voce inventa)" per chitarrine e voci alle atmosfere sognanti e calypso di "So (Solidade)" o tipicamente samba di "Heine?" per regalarci una frenetica "Vai" dal ritmo elettrizzante e infuocato col canto che va fuori sincrono pe perdersi in mille frattaglie.

Ripeto, canzoncine (apparentemente) esili e divertite di un artista che immagino sempre perennemente con il sorriso illuminato dal sole di Bahia, a giocare con la sua chitarra più o meno accordata, per darci briciole di poesia senza pretese se non quella di alleviarci per un attimo, per il tempo di un disco, questo male di vivere che ci attanaglia un po' tutti.

Bello, eclettico, spiazzante e divertente, senza troppo pretese.

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