Preparatevi ad uno dei più stupefacenti viaggi che un musicista possa regalarvi, un viaggio fatto di mille colori, paesaggi, sensazioni... questo è ciò che vi attende se deciderete di lasciarvi trasportare in questa avventura dalla sola chitarra acustica di Tommy Emmanuel.
Parlare di questo album e del musicista in questione potrebbe essere estremamente semplice, basterebbe dire che il soggetto in questione è per molti il più grande virtuoso di chitarra vivente (etichetta sciocca, in realtà, ma qualcuno dovrebbe sapere che Tommy fa con l'acustica quello che Vai fa con l'elettrica, anzi, molto di più...) e che l'album in questione è una raccolta di songs di sola chitarra acustica priva del benché minimo effetto!!!
In realtà l'album presenta una complessità compositiva e una ricchezza tematica uniche. Tommy dipinge in 14 tracce e con il solo ausilio di una chitarra acustica (una maton, per la cronaca) un lungo ed incredibile viaggio attraverso i quattro angoli della Terra, un viaggio fatto di sensazioni personali, ricordi, emozioni.
Only, infatti, è un album concepito durante due lunghi anni di tour in giro per il mondo, in compagnia esclusivamente del solo strumento (da qui il titolo).
Tecnicamente parlando, si può tranquillamente asserire che la chitarra qui raggiunge vette difficilmente intraviste in passato. Tommy padroneggia come pochi altri la tecnica del fingerpicking e la sensazione all'ascolto è quella di più chitarristi che suonano insieme: la chitarra, che per anni ha sofferto del confronto col pianoforte (per via di una minor ricchezza armonica, dovuta al solo utilizzo di una mano sulla tastiera) prende qui la sua "rivincita", laddove incredibilmente il nostro riesce con due sole mani (?!) ad unire efficacemente linee melodiche e ritmiche di rara bellezza.
Le canzoni. L'album si apre con una perla di rara bellezza (ci metto del mio e dico che Lennon non ha mai scritto nulla di paragonabile... flagellatemi pure), Those Who Wait ...dolcissima, malinconica, appare come uno sguardo verso un futuro ignoto, quello delle persone che aspettano, e continuano ad aspettare che il proprio destino si compia... I've Always Thought Of You", un omaggio a una persona cara, un ricordo costante ed indelebile. E ancora Mombasa, col suo andamento giocoso a ricordarci i caldi colori dell'Africa, Questions, che decrive un momento di incertezza, quando le domande non hanno una risposta, Train to Dusseldorf, col suo andamento frenetico (la tecnica al servizio della canzone... da rimanere a bocca aperta... giusto perché non voglio appendere la chitarra al chiodo) a raccontarci di un viaggio in treno del nostro... The Robin, col suo andamento schizofrenico eppure così delicato, una perfetta descrizione del volo di una rondine (tommy è un appassionato di birdwatching), Biskie, saltellante e buffa, un omaggio ad un cara amica di Emmanuel! In mezzo a tanta bellezza, una incredibile fusione di stili, dal country al classico, dal blues al folk fino al jazz, senza mai annoiare o risultare eccessivo.
Spero di aver reso in modo appropriato il valore di quest'album, e soprattutto spero che gli concediate una possibilità, perché il musicista e l'uomo (in fiducia ve lo dico) la meritano.
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