''19.900 lire!!! 100 lire in meno del cd falso!!!!''

Fu con questo accorato invito, rivolto attraverso i tubi catodici di tutta la Campania, che Tony Tammaro convinse me ed altri fans ad acquistare il cd (doppio) che raccoglie tutte le sue canzoni (ben 48) dagli esordi, databili tra fine anni '80 e inizio anni '90, fino al 1999, data di pubblicazione di questa esilarante compilation.

Indiscusso leader della musica tamarra, sia napoletana che italiana (non me ne vogliano i fans di Leone di Lernia o di Er Piotta), Tony Tammaro venne indicato, soprattutto agli inizi, come il succesore degli Squallor, e talvolta accostato a Federico Salvatore, tuttavia adoperando un linguaggio decisamente meno sboccato, e dispensando sapientemente le ''volgarità''. Mai in maniera gratuita.
In questo doppio album il Tammaro si fa cantore del modus vivendi partenopeo, ridicolizzando al massimo contraddizioni, abitudini e malcostumi che caratterizzano il capoluogo campano. Coraggiosa la scelta di aprire la raccolta con la celeberrima ''Patrizia'', il suo più grande successo (presente anche nel film del Bagaglino ''Gole Ruggenti'').

Difficile trovare un napoletano che non abbia ascoltato almeno una volta nella vita questa canzone, magari provenire dall'autoradio di qualche tamarro in mezzo al traffico. Coloro i quali, all'epoca, erano soliti intrattenersi davanti alle bancarelle, punti vendita ufficiali delle cassette di musica tamarra (persino le copertine erano fotocopiate, più tamarro di così...) non possono non ricordare capolavori come ''Il Parco Dell'Amore'', ''Scalea'', ''Il Mozzarellista'', ''Puzzulan Rap'', o la fortunata rivisitazione del ''Teorema'' di Ferradini.

Tony Tammaro ha avuto il merito di capire che atteggiamenti e situazioni che sembrano consolidate lungo tutto lo Stivale, a Napoli assumono una connotazione del tutto particolare; lo dimostrano gli episodi che affrontano le tematiche più disparate. Ecco quindi che il Nostro si imbatte nell'adulterio in ''Volo Di Un Cazettino'' e ''Tiene 'e ccorna'' (Vi siete mai chiesti cosa ci facesse quella Lambretta parcheggiata giù da voi?), negli amori adolescenziali (e le conseguenze che la clandestinità di queste tresche comporta) in 'Din't a villa'', nel rapporto padre-figlio, tra insoddisfazioni e attitudini latenti in ''Michè'', nel dilemma annuale su come trascorrere il lunedì in albis e le vacanze estive in ''Il Rock Dei Tamarri'' e ''La Villeggiatura'', nei problemi di... linea in ''Aerobic Tamar Dance'' e ''Chiatta'' (per quest'ultima Tony si avvale della collaborazione dei Neri Per Fame); ''Un'altra guerra'' è una canzone idealista, un inno al buon senso se vogliamo, sul diritto di fare la.. cacca, quando la famiglia è numerosa e i servizi sanitari non bastano per tutti. Accogliendo l'esortazione di questo brano, forse si vivrebbe meglio...

Altra pietra miliare della mia adolescenza, consigliata a chi, ascoltando il disco, sorride e pensa: ''uhm... è vero!'', a chi vuole sorridere e basta (o abbandonarsi a qualche sana risata), ma fondamentalmente a chi è consapevole di essere TAMARRO (o ha dei sentori di esserlo e cerca la conferma).

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