Sono arrivato al palasport di Casalecchio dopo le 19. Il pubblico, non numerosissimo, aumenterà nel corso della serata, ma non ci sarà il tutto esaurito. Noto che ci sono diversi quarantenni come me e anche ultraquarantenni, qualche famigliola con pargoli al seguito e molti giovani come ovvio.

Sul palco, dietro la strumentazione ci sono degli schermi video, intervallati da torri con le luci.
Pochi minuti dopo le 21 inizia il concerto: le luci del palco si accendono, negli schermi appare un'ombra inquietante, che i Tool leggano Evangelisti o Lovecraft?! :-) Il suono della chitarra di Jones in feedback è lancinante e introduce Rosetta Stoned. Con un bell'effetto scenico, l'ombra (Maynard) appare a intervalli nei vari schermi. Il suono giunge caotico, soprattutto la voce è impastatissima, indecifrabile, anche la chitarra soffre di un suono magmatico, un po' arretrata la batteria, meglio il basso. Nel concerto del 2001 al palasport di Faenza, il basso aveva un livello altissimo, da sovrastare gli altri strumenti e troppo rimbombante. Il pubblico canta assieme a Maynard, l'effetto è bellissimo. Maynard, cresta da mohicano, torso nudo, finalmente appare sul palco, è arretrato rispetto agli altri musicisti, quasi in linea con la batteria ed ha una consolle vicino. È rivolto verso i video, spalle al pubblico, e si muove come se compisse un arcano rituale. Jones imbraccia una gibson les paul, dalla finitura direi che si tratta di una delle nuove Goddess. Nel 2001 Jones suonò con una esp probabilmente una horizon.

Dopo i primi pezzi, il suono migliora un poco, la voce si fa più definita ma soffrirà per tutto il concerto di un timbro impastato e poco chiaro. I pezzi dell'ultimo 10.000 Days trovano spazio preponderante nella scaletta del concerto. Chancellor e Jones innescano feedback e sostituiscono con i loro strumenti i loop atmosferici di Lustmord, non per introdurre la titletrack del cd, peccato, ma per la stupenda Sober, granitica e coinvolgente. Bellissima anche Right in Two, veramente evocativa e dalla melodia ammaliante. Ottime le percussioni di Carey. A tratti, complici le luci e le animazioni grafiche degli schermi, i groove ipnotici, il sound massiccio, il volume che strapazza le orecchie, si materializza sul palco il fantasma dei Floyd più lisergici e dei Crimson più metallici. Jones produce suoni lunghissimi, dal sustain corposo e infinito, non utilizzando e-bow, sustainer o sustaniac o altre diavolerie, ma una sapiente combinazione di humb. , ampli e pedali, seguendo i consigli di Robert Fripp (King Crimson) e del suo personale tecnico del suono. Pausa, Maynard si sdraia sul palco. Gli altri 3 musicisti si siedono sulla pedana della batteria e salutano il pubblico.

Nei momenti di silenzio, il pubblico acclama la band con un grido basso e gutturale amplificato dall'acustica del palasport: "TOOL! TOOL!" e l'impressione di assistere a qualche oscuro rito di Cthulhu è prepotente. :-)
Si riprende. Tra i pezzi ripescati dai vecchi cd, c'è Stinkfist da AEnima, peccato che i soliti problemi dell'amplificazione della voce non permettano di variare il cantato come in studio, con momenti suadenti e molto melodici alternati a momenti più incisivi e duri. Immancabili e bellissimi Schism e Lateralis da Lateralus. Sul finire una versione molto dura e velocizzata di… AEnema (???), confesso che non l'ho riconosciuta, il testo non riuscivo a distinguerlo e anche ora che sto ascoltando il cd i dubbi permangono, comunque le amiche che erano con me e i ragazzi vicini giuravano che era un arrangiamento stravolto di AEnema.

Il concerto finisce circa alle 22.30, niente bis come consuetudine della band, quasi un'ora e trenta di musica tiratissima ma credo che tutti abbiano da recriminare sulla durata, troppe le canzone escluse come H, Prison Sex, The Pot, Parabol/Parabol(a) ecc.

Un'ultima riflessione, ho sentito diverse persone lamentarsi dell'atteggiamento indisponente di Mr. Keenan, poco disponibile nei confronti del pubblico, ricordo che anche in occasione dell'altro tour italiano ci sono state polemiche in questo senso. Sarò strano io che vado ad un concerto dei Tool, dei Negazione o dei Metallica con lo stesso atteggiamento con cui vado ad un concerto di Stokhausen, vado per ascoltare musica, l'aspetto scenico e visuale è secondario, pretendo rispetto per le mie orecchie, se non ci sono gli effetti speciali o se il musicista di turno non da la mano, come direbbe Fantozzi, e mi chiama fratello sto bene ugualmente, a patto di aver assistito chiaramente ad un bel concerto. Non mi scandalizzo se una band suona dietro una tenda o con le spalle al pubblico o se il frontman canta seduto su una sedia o altro, credo fermamente che gli spettatori non debbano andare ai concerti come ad una festa di adolescenti, con l'unica preoccupazione che ci sia birra e fumo, ma che debbano chiedere con forza luoghi adeguati, adeguati impianti di amplificazione, cura dei suoni, cura dell'esecuzione musicale, il concerto rock offre troppo spesso alibi a buon mercato alla cronica inadeguatezza degli spazi e ad organizzazioni approssimative, tanto quelloche conta è "far baracca". Se il pubblico è più interessato al make up o all'hair style ci sono sempre le boyband e può anche andare a vedere il Festivalbar o in discoteca. ;-)

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