Quando i Tool non erano ancora i Tool, a partire dal genere musicale molto meno prog-alternative molto più heavy, a finire con la composizione della band che contava tra le sue file il bassista Paul d'Amour, usciva UNDERTOW.

Il cd inizia in pieno stile Tool, con un suono che da l'idea di un sub che ha finito l'ossigeno nelle bombole o a cui è stato tranciato il tubo del respiratore, ottima premessa per dare quel senso di soffocamento e di inquietitudine che trasmettono i Tool.
Si passa a "Prison Sex" e ci si ricorda che in fondo Paul in fondo era un ottimo bassista, il suono iniziale e quello di un "mi" scordato con il plettro che gratta sulla corda, il resto è solo ottima musica, magari da ascoltare guardando il video e conoscendo un po' di inglese, visto che il tutto rappresenta una cruda denuncia verso gli abusi sui minori. E poi arriva "Sober". "Sober" è un classico dei Tool, quasi un anticipo di quello che sarebbe stato il sound che poi avrebbe caretterizzato AENIMA e i Tool in generale. Nota particolare va alla stranezza del testo che sembra parlare di un ragazzo che da il meglio di se quando non è sobrio (mi ricorda qualcuno).
"Bottom" ci riporta per un po' in ambienti meno cupi, con un ritmo veloce e ma sempre rabbioso, da notare la special guest Henry Rollins che si è prestato alla lettura di alcune lyrics scritte da Maynard.
"Crawl away..." inizia con qualche secondo di ritardo per ricordarci che in fondo i Tool sono dei simpaticoni, e ci invita a tornare all'inizio della song e sparare il volume a manetta per non perderci un simpatico pezzo di una canzone andina, per il resto la song è in pieno stile UNDERTOW, viaggia tra momenti di calma instabile per sfociare in rabbia pura.
"Swamp Song", ci riporta ad uno stato di traquillità, già dal titolo non ha grandi premesse, prendiamola come se fosse un intro a "Undertow".
"Undertow" è un pezzo pregevole mai ripetitivo che parla dell'uso continuo di droghe, Maynard piuttosto la definisce come una voce che lui sente è che gli mostra cose belle e lo attira a sè.
"4 Degrees" (gradi).... in che scala? Farenheit? Celsius? un angolo?Le teorie si moltiplicavano in modo impressionante, qualcuno chiese a Maynnard e lui rispose: "La cavità anale possiede otto muscili in più rispetto alla cavità vaginale e per questo è di 4 gradi più calda. Questa,comunque, non è una canzone sulla 'violazione', ma una canzone sull'aprirsi mentalmente in modo completo, senza riserve."

Flood ci riporta in Toolandia, terra cupa e desolata. "Disgustipated" è il primo caso sperimentale dei Tool che poi in AENIMA avrà libero sfogo, il messaggio che si sente sembra che sia l'affittacamere di Maynard che lo ha chiamato per lasciare un messaggio. Da qui le note all'interno del booklet "Phone message: Bill the Landlord".
Per spiegare i versi delle pecore c'è da raccontare un aneddoto. Nel maggio del 1993, i Tool si esibirono al Scientology's Celebrity's Centre, apparentemente senza sapere che quello era un luogo di culto. Appena se ne resero conto, non la presero bene. Tra una canzone e l'altra, Maynard prima critico alle eccessive spese pagate dai seguaci di Ron Hubbard per essere devoti alla sua Chiesa. Quindi, cominciò a fare strani versi al microfono, imitando il verso della pecora (come per accusare l'audience di comportarsi come un gregge di pecore).

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