Ho da sempre l'impressione che lo ska e tutti i suoi derivati siano tra i generi verso i quali si nutrono più pregiudizi musicofili e che generalmente vengono più dati per scontati. Tralasciando l'effettiva veridicità dell'affermazione e le possibili cause, mi sono accorto che qui sul Debasio c'è poco o nulla (nel caso correggetemi), e lo stesso vale per la musica caraibica in genere. Quindi mi ci metto io.

Tralasciando le origini del genere e la costruzione identitaria giamaicana da fine '50 e soprattutto da dopo l'indipendenza del 1962, Toots and the Maytals (inizialmente solo The Maytals), sono tra i piuggrandi, i piuffichi e i piuttutto di questo genere.
Lasciate perdere la carriera di Marley, la ska wave britannica ed europea e le zarrate odierne, qui siamo nell'ombelico dello spirito jamaicano, di cui i Myatals sono uno degli splendidi ventri fecondi.

In questo album, il terzo della loro carriera e uscito nel 1969, ci sono almeno 3 delle più grandi e belle canzoni che hanno visto la luce nell'isola. Per chi ha un'infarinatura, basta citare la convulsa "Pressure Drop", la contestataria "54-46 (That's My Number)" - registrata poi nella sua versione più famosa l'anno dopo con il titolo variato - e la traccia che dà il nome all'album. Dalle strizzate d'occhio allo skiffle e al beat, che nasce proprio in quegli anni, alla rivisitazione r'n'b, agli echi calypso, quest'album ha un'energia e una serenità contagiose. Non ne sentirete mai parlare come di una pietra miliare, un po' perché il feticismo per l'album come unità-veicolo culturale e valoriale non è propria di questo genere. Comunque, da un lato è un bene, perché l'espressione "pietra miliare" mi fa rovinosamente franare le balle al suolo, ma dall'altro non rende giustizia ad un lavoro di grande importanza e ad un genere che è sole, riso, che è il volto di una nazione sulla vetta di una grande svolta politica e culturale, ma che porta in sé anche i semi della contestazione, della povertà, della cultura rude boy e dei ghetti, del rinnovato bisogno di espressione.

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