"Troppo tardi per desiderare di essere stato più forte"
Per diverso tempo ho creduto che il titolo significasse "Non c'è Tristezza più Profonda". Ed il titolo avrebbe perfettamente senso.
Sono le ultime canzoni pubblicate da Townes Van Zandt mentre era ancora in vita. 1994.
Anni di depressione, alcolismo e tossicodipendenza sono ormai ben visibili sul volto del cantautore. Il ragazzo sfrontato di "Heartworn Highways" è solo un ricordo: il fisico è debole e smagrito, la voce è sbiadita, roca. Le dita non sono più quelle di una volta.
Hai pensato che fosse ora di rimettersi in gioco e sei tornato in studio. Mica sapevi che sarebbe stata l'ultima volta. Magari l'hai fatto solo perchè ti servivano soldi. Non sei mai suonato così falso; a dirla tutta però, neppure così sincero.
Ne è venuto fuori un album bipolare, con un sound "moderno" davvero insopportabile (a chi vuole ascoltare versioni più "nude" consiglio "Last Rights, The Life & Times of Townes Van Zandt" ). Hai pure ficcato qualche blues scialbo di troppo eh.
Ma che t'importa ormai.
"No Deeper Blue" è Townes che si guarda indietro, su una vita fatta di scelte sbagliate. Per un uomo non abbastanza forte per cambiare davvero la propria vita, eppure non abbastanza debole per lasciarsi andare, la tossicodipendenza è l'unica vera scelta possibile.
La sola ribellione, dire qualcosa mentre sei rapito dall'uragano. E così hai scelto di dire ai tuoi figli quanto li ami.
Hai detto davanti a tutti di essere nato per perdere.
Hai parlato del tuo abisso, di come ha cercato di strapparti l'anima. Ma lo hai fregato tu: l'hai nascosta dentro le canzoni, poco per volta, e hai lasciato solo un corpo indebolito in quel buco in cui eri disceso.
E quando pensavo che il blu profondo di cui parlavi fosse quello eri in cui immerso in quei giorni, mi hai spiazzato sussurandomi che era il colore degli occhi della tua figlioletta di 4 anni.
Ci manchi.
Carico i commenti... con calma